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SVIZZERAÈ tempo di tornare a scuola, ma in diversi cantoni mancano insegnanti

14.08.23 - 15:01
Sono necessarie «soluzioni di fortuna», così il presidente dell'Associazione mantello dei docenti svizzeri.
Deposit (simbolica)
Fonte Ats
È tempo di tornare a scuola, ma in diversi cantoni mancano insegnanti
Sono necessarie «soluzioni di fortuna», così il presidente dell'Associazione mantello dei docenti svizzeri.

BERNA - In diversi cantoni della Svizzera a partire da oggi gli allievi sono tornati sui banchi di scuola. Con loro si è ripresentato anche un problema che negli ultimi tempi affligge il mondo scolastico: la carenza di docenti. L'Associazione mantello dei docenti svizzeri (DCH), giovedì scorso, aveva presentato un piano d'azione per contrastare l'emergenza.

Il presidente della DCH, Dagmar Rösler, aveva denunciato ai media un problema ricorrente da almeno 5 anni: «I Cantoni sapevano, almeno dal Rapporto sul sistema educativo svizzero 2018, che bisognava fare qualcosa. Eppure non hanno agito, o hanno agito solo troppo tardi». Di conseguenza, si è reso necessario ricorrere a «soluzioni di fortuna», come quella di colmare le lacune nel personale dell'educazione con persone non formate.

Questo non piace né alle associazioni cantonali né alla DCH, che con il suo «piano d'azione sovracantonale per un'istruzione di qualità» si prefigge, attraverso una campagna a partire dal prossimo autunno, di sensibilizzare l'opinione pubblica a spingere le forze politiche ad agire sfruttando strumenti politici.

In Svizzera interna si torna sui banchi- Berna sta cercando di promuovere l'immagine del mestiere dell'insegnante attraverso una campagna, così come avviene in altri cantoni. Anche in occasione di questo inizio dell'anno scolastico nel cantone bernese ci sono 30 posti vacanti di docente a tempo indeterminato.

I corpi docenti ridotti all'osso sono spesso accompagnati da un aumento degli scolari. È il caso, ad esempio, di quanto avviene in Argovia, cantone in cui vi sono attualmente 81'800 alunni nelle scuole dell'obbligo, ossia l'1,8% in più rispetto all'agosto del 2022.

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COMMENTI
 

Voilà 1 anno fa su tio
Si sono voluti alzare i livelli a dismisura, anche chi arriva da 5 anni di università, con un master ad es. in matematica, deve seguire ancora due anni di corso di abilitazione per insegnare alla scuola media... Ora siamo costretti a prendere insegnanti che non sappiamo nemmeno che formazione abbiano.

M70 1 anno fa su tio
strano visto che ce ne sono diversi disoccupati...

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a M70
M70, maestri disoccupati? e dove l'hai sentita questa?

Veveve 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Non ci sono insegnanti disoccupati oggigiorno! Ai miei tempi invece ti dicevano di non fare l’insegnante perché ce n’erano troppi…!

Axio 1 anno fa su tio
Cosa c’è da meravigliarsi, su una classe di 30 bambini dopo la sesta classe il 90% per colpa dei maestri non ha la possibilità di proseguire gli studi ( liceo e università). Conosco molti che hanno terminato gli studi universitari facendo corsi serali perché nelle scuole non gli è stato dato questa possibilità

FaNaGhiGarii 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
È sempre colpa dei maestri, comunque vada. Ci credo che poi sempre più di loro vogliono smettere :-)). Per non parlare dei ragazzi che non gli si può dire niente, guai. Sta crescendo la generazione B, quella che pensa che siamo nel paese dei Balocchi, che è tutto gli è dovuto. Solo diritti e zero doveri.

Trionfx 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
Certo é sempre colpa di qualcuno..e se invece fosse solo colpa dei giovani di oggi (genitori compresi) con poca buona volontà a costruirsi qualcosa per il proprio futuro??

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
Magari la riforma della scuola media avrebbe risolto il problema dei ragazzi che presentavano qualche problema, dovuto a volte semplicemente al periodo critico di quell'età.

Veveve 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
Immagino che scrivi dalla Svizzera tedesca.. eh si da quelle parti sono folli la mia amica che vive lì dice che ti fanno un lavaggio del cervello pazzesco , uno stress inutile poi quando arrivi all’università ti trovi tutti questi svizzeri tedeschi che oltre ad avere un paio di anni in più sono allo stesso livello dei ticinesi che obiettivamente tutto questo stress non ce l’hanno!!! Mentalità’ totalmente diversa, e forse forse sarebbe anche ora di cambiare qualcosa al loro sistema! Qui da noi secondo me non c’è da lamentarsi… si potrebbe magari migliorare ma non è male!

Voilà 1 anno fa su tio
Risposta a FaNaGhiGarii
Noi siamo nati nel paese dei balocchi, quando tutto era più semplice, meno selezione, meno numeri chiusi nelle scuole e università, maggior scelta di posti di lavoro. La generazione di oggi è confrontata con insicurezza per il futuro e porte chiuse.
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