L'ennesimo raggiro su internet che si aggiunge al lungo elenco di proposte truffaldine
ZURIGO - La mettono sull'attrattivo piano dell'arrotondare il proprio stipendio, anzi di una rotondità anche cospicua dal punto di vista finanziario: tempo da impiegare pochissimo, mansioni facilissime e guadagni alti. Le offerte di lavoro arrivano via Messanger, Whatsapp, Telegram e compagnia bella (sempre social): in tanti ai lauti guadagni strizzano l'occhiolino, l'occhiolino dei truffatori però li strizza a loro quando al momento di pagare arrivano le sorprese e le promesse di soldi sfumano nell'aria fritta di tante"bufale" di cui è pieno il grande circo di internet.
Così la Polizia cantonale e la Confederazione mettono in guardia da quella che si chiama molto semplicemente truffa, l'ennesima (di cui dà notizia il Blick) che si va ad aggiungere all'elenco di trovate raggiranti, dove nulla viene trascurato, nemmeno i nomi e i cognomi di chi si presenta come"broker" del tuo nuovo lavoro: fra questi spicca quello - sotto mentite spoglie - di una gentil signora che si fa chiamare Lina Meyer.
«Stiamo reclutando personale, cerchiamo persone svizzere che possano lavorare da casa», si legge in uno dei messaggi inviata da questa Lina Meyer. Per fare cosa? Attività di Influencer nel dare delle valutazioni alle app, scrivere recensioni, raccomandare dei prodotti. «I candidati vengono adescati con promesse straordinarie di guadagni irragionevolmente alti rispetto alla natura dei compiti da svolgere», scrive sul suo blog il Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC).
Dopo il reclutamento, però, per ottenere il lavoro i candidati vengono indirizzati su una piattaforma dove devono registrarsi. «Spesso si tratta di un'imitazione del sito web originario e legittimo» spiega l'autorità federale.
Da quel momento in poi, tutto si svolge su quella piattaforma, pagamento per il lavoro svolto compreso: per ottenerlo però «vengono richieste delle commissioni» che sono ovviamente di molto inferiori alle promesse di alti guadagni, «finché la vittima non si rende conto che si tratta di una truffa, perché proprio come la piattaforma, anche il salario è fittizio», spiega l'NCSC.
A mettere in guardia da questa tipologia di tranelli non è soltanto il Governo federale ma anche la Polizia cantonale di Zurigo che ha già ricevuto una dozzina di segnalazioni. Le autorità mettono anche in guardia sul fatto che cadere nella rete di certi truffatori è molto pericoloso: su alcune piattaforme che prometto facili guadagni, gli hacker sono in grado di rendere inattiva la funzione di "pagamento sicuro" senza che ovviamente l'utente se ne accorga.