SVIZZERALe comunità ebraiche lanciano l’allarme: «In aumento i casi di antisemitismo in Svizzera»

GINEVRA/ ZURIGO/ LOSANNA - Insulti, graffiti, aggressioni. Dal 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas e della risposta di Israele, gli attacchi antisemiti in Svizzera sono aumentati a dismisura. A lanciare l’allarme sono le comunità ebraiche, preoccupate da questa “escalation dell’odio”.

Le Temps riporta alcuni esempi. A Ginevra sono comparse una cinquantina di scritte razziste, accompagnate da svastiche (già rimosse dal Comune, che presenterà una denuncia).
A Zurigo, invece, sono stati aggrediti due giovani e un uomo che indossava una collana con la stella di David. La candidata al Consiglio nazionale Sonja Rueff-Frenkel è stata chiamata "Scheiss Jude" mentre distribuiva volantini. Si segnalano, inoltre, atti di bullismo nelle scuole verso gli alunni di origine ebraica.

La Federazione svizzera delle comunità israelite «è preoccupata per ciò che potrebbe accadere se il conflitto dovesse continuare». E Anne Weill-Lévy, politica losannese dei verdi, ha fatto notare come «l’antisemitismo» sia «un lupo che dorme: quest’odio esiste anche da noi».

Il Coordinamento intercomunitario contro l'antisemitismo e la diffamazione (Cicad) sta preparando un videoclip composto da diversi episodi di antisemitismo «così da mettere in guardia l’opinione pubblica della recrudescenza dell’odio verso gli ebrei in Svizzera». Negli ultimi 13 giorni, la realtà antirazzista sostiene d’essere stata sommersa da una valanga di segnalazioni.

«Non possiamo aspettare che scoppi un incendio prima di reagire. Il sentimento di preoccupazione tra gli ebrei svizzeri è molto forte», sottolinea Johanne Gurfinkiel, segretaria generale del Cicad. »Vedo persone che si nascondono dietro il termine "antisionismo" per evitare di essere accusati di antisemitismo - continua Gurfinkiel - Per molti ebrei in Svizzera è stata superata una linea rossa. Del resto, come dice il Talmud, l’amore e l'odio superano sempre il limite».