La GISO afferma di aver raccolto le firme necessarie per la propria iniziativa che vuole imporre una tassa di successione sulle eredità alte
BERNA - La Gioventù socialista (GISO) afferma di aver raccolto le firme necessarie per la sua "Iniziativa per il futuro", che chiede un'imposta di successione del 50% sui patrimoni superiori ai 50 milioni di franchi a favore di una trasformazione eco-sociale.
Il popolo potrà esprimersi alle urne su un finanziamento socialmente equo della politica climatica, afferma in un comunicato diramato oggi la GISO. Quest'ultima intende consegnare le firme - che già ora sarebbero oltre 130'000 - alla Cancelleria federale a inizio febbraio.
Le entrate fiscali derivate dall'imposta sarebbero circa di 6 miliardi di franchi all'anno, secondo la GISO, da utilizzare principalmente per finanziare misure volte a lavorare, vivere e abitare in modo ecologico e sociale.
Ad esempio, verrebbero sovvenzionati risanamenti di edifici ad alta efficienza energetica, programmi di riqualificazione per gli impiegati in settori «dannosi per il clima» o una massiccia espansione dei trasporti pubblici. I due terzi di questo tesoretto andrebbero alla Confederazione, quello restante ai cantoni.
«I più ricchi devono essere considerati responsabili della crisi climatica» a causa dei loro investimenti dannosi e dei loro comportamenti di consumo, ha dichiarato il presidente della GISO Nicola Siegrist, citato nella nota odierna. Il testo è sostenuto da vari quadri del PS, come i due copresidenti Cédric Wermuth e Mattea Meyer. Pure diversi parlamentari ecologisti hanno sottoscritto l'iniziativa.
Dal canto loro, i Giovani PLR hanno già annunciato l'intenzione di combatterla «con veemenza». Ai loro occhi, il testo è infatti «un attacco frontale al modello svizzero di successo».