Al WEF attesi numerosi leader da Volodymyr Zelensky a Emanuel Macron. Sei i ministri elvetici presenti.
DAVOS - Si respira aria di tensione in vista dell'imminente edizione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, che inizierà lunedì 15 gennaio. A causa della situazione geopolitica tesa e un elevato rischio di minaccia per i leader presenti, nella località grigionese è richiesto infatti un dispiegamento dell'Esercito e delle forze di polizia decisamente più ingente rispetto alla rassegna dello scorso anno.
Nei Grigioni si recherà quest'anno infatti, come noto, il capo di Stato dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, nonché i presidenti della Francia, Emmanuel Macron, e di Israele, Isaac Herzog.
Alla vigilia del WEF, inoltre, si terrà la conferenza proprio sull'Ucraina (in programma domenica) che richiederà già un giorno prima dell'inizio vero e proprio del Forum economico la messa in servizio del dispositivo di sicurezza, come ha dichiarato oggi a Davos davanti ai media il capo generale delle operazioni Walter Schlegel. I posti di blocco saranno quindi istituiti in strada già a partire da domenica.
Misure di sicurezza - Le limitazioni dello spazio aereo sopra la località retica sono invece in vigore da oggi. Per garantire la sicurezza dei presenti, è stata eretta una recinzione di 250 chilometri attorno al perimetro.
Stando al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), già prima di Natale sono state adottate misure di sicurezza: il Parlamento aveva approvato un effettivo massimo di 5 mila soldati da impiegare fra il 9 e il 25 di gennaio a tutela della manifestazione e dei suoi ospiti.
Spese - Il Governo ha annunciato che le spese supplementari previste per l'incontro annuale ammonteranno complessivamente a circa 9 milioni di franchi. Come avvenuto negli scorsi anni, ai costi per le misure di sicurezza la Confederazione parteciperà, congiuntamente alla Fondazione WEF e agli altri partner (Cantone e Comuni di Davos e Klosters).
I consiglieri federali presenti - Sei ministri elvetici saranno presenti, solo Elisabeth Baume-Schneider non si recherà nella località grigionese. L'evento sarà un'occasione per allacciare contatti e condurre discussioni; sono previsti almeno 40 incontri bilaterali.
La Presidente della Confederazione Viola Amherd aprirà l'evento martedì 16 gennaio assieme al fondatore del WEF, il professore Klaus Schwab, indica oggi la Cancelleria federale in una nota. La vallesana - a capo del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) - incontrerà capi di Stato e di Governo.
Per quanto riguarda i contenuti, la priorità verrà data alle relazioni che la Svizzera intrattiene con i Paesi europei e con l'Unione europea (UE). La situazione in materia di sicurezza in Europa e nel Vicino Oriente, così come l'indebolimento dell'economia globale, costituiranno ulteriori temi al centro dei colloqui.
Crescita economica e indebitamento
Karin Keller-Sutter, vicepresidente del Consiglio federale e capa del Dipartimento federale delle finanze (DFF), affronterà diverse questioni finanziarie internazionali, in particolare quelle relative agli sviluppi nel settore della crescita economica e dell'indebitamento e al loro impatto sull'architettura finanziaria internazionale.
Sono previsti diversi incontri bilaterali, tra gli altri con la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, e con il presidente del Consiglio per la stabilità finanziaria Klaas Knot.
Economia e protezione del clima
Il Consigliere federale Guy Parmelin - capo del Dipartimento federale dell'economia, dell'educazione e della ricerca (DEFR) - approfitterà per promuovere diversi temi prioritari per i suoi dossier.
Parmelin incontrerà tra gli altri il Primo ministro vietnamita Phạm Minh Chính, il Vicecancelliere tedesco e Ministro dell'economia e della protezione del clima Robert Habeck come pure la Commissaria UE per la ricerca, l'innovazione e l'istruzione Iliana Ivanova, il Presidente del gruppo della Banca mondiale Ajay Banga, e la Presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) Odile Renaud-Basso.
Inoltre, i ministri competenti dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) si riuniranno a margine del WEF per preparare, tra l'altro, la 13a Conferenza ministeriale dell'OMC, che si terrà ad Abu Dhabi alla fine di febbraio.
Ucraina e ricostruzione
Il Consigliere federale Ignazio Cassis, responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), concentrerà i suoi sforzi sulla situazione in Ucraina, sul conflitto in Medio Oriente e sul dossier europeo.
A margine del WEF, il 14 gennaio presiederà con l'Ucraina la quarta riunione dei consiglieri per la sicurezza nazionale sulla formula di pace del Presidente Volodymyr Zelensky. Durante il WEF il capo del DFAE parteciperà, insieme alla Presidente della Confederazione Viola Amherd e alle autorità ucraine, a un evento sullo sminamento umanitario in Ucraina. È previsto un incontro con il Vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič per discutere delle relazioni tra la Svizzera e l'UE.
Intelligenza artificiale
Il Consigliere federale Albert Rösti - capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) - aprirà un incontro di esperti dedicato alla promozione dello sviluppo sostenibile mediante l'intelligenza artificiale.
In agenda vi è inoltre il proseguimento delle discussioni avviate il 2 novembre 2023 a Londra in occasione del Vertice sulla sicurezza dell'intelligenza artificiale. Il Consigliere federale Rösti sarà anche uno dei relatori principali della tavola rotonda dedicata al ripensamento delle infrastrutture nel settore dell'energia.
House of Switzeland
Infine il neoeletto consigliere federale Beat Jans, a capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), approfitterà dell'occasione per stabilire contatti nel settore della migrazione. Parteciperà tra l'altro allo scambio di esperienze della "Refugee Employment Alliance" istituita nel 2022 sulle strategie di successo in materia di integrazione nel mercato del lavoro dei rifugiati provenienti dall'Ucraina.
Una "House of Switzeland" sarà nuovamente allestita nella pista di ghiaccio dell'HC Davos per rappresentare la Svizzera ufficiale al WEF, precisa la Cancelleria federale. Sotto l'egida di Presenza Svizzera, House of Switzeland vuole essere un luogo di incontro e di scambio e offre anche spazi in cui i membri del Consiglio federale e della delegazione svizzera possono ricevere i loro ospiti e partner internazionali. Ospita inoltre una serie di eventi a tema.