Lunedì è atteso un "visitatore di alto livello". Ingente dispositivo di agenti, e diverse stazioni di polizia resteranno senza personale.
BERNA - Lunedì è atteso a Palazzo federale un "visitatore di alto livello". È quanto si legge in un'e-mail inviata mercoledì a tutti i parlamentari e che contiene nel dettaglio le più severe precauzioni di sicurezza che verranno intraprese dalle autorità locali.
Il personale addetto alle pulizie non potrà più entrare nell'edificio del Parlamento, la terrazza federale non sarà più accessibile al pubblico, i vicoli saranno parzialmente bloccati e diverse entrate del Palazzo federale saranno chiuse. Il gruppo ristretto di persone a cui sarà permesso di entrare, dovrà prima passare attraverso un posto di blocco. Non è nemmeno chiaro se potranno accedere i giornalisti.
Un "Super Monday" per Viola Amherd
Una cosa è certa: l'ospite famoso probabilmente non sarà solo il Primo Ministro cinese Li Qiang, il quale avrà un colloquio con il Presidente Viola Amherd, prima della sua partecipazione al WEF. Ma il fermento attorno a Palazzo federale sarà generato dalla presenza del Presidente ucraino Volodimir Zelensky. Le autorità per ora non hanno ancora confermato la sua visita a Berna, ma i forti blocchi posizionati intorno al palazzo e l'ingente quantitativo di uomini addetti alla sicurezza farebbero pensare proprio all'arrivo del presidente ucraino.
Le stazioni di polizia del Cantone di Berna rimangono chiuse
A causa delle operazioni legate al WEF di Davos e della visita di alte personalità politiche, la maggior parte delle stazioni di polizia del Cantone di Berna resterà chiusa lunedì. Ciò vorrà dire che se quel giorno qualcuno vorrà esporre una denuncia, non potrà farlo fisicamente, ma dovrà accontentarsi di farlo online. Saranno aperte solo le stazioni di polizia di Berna-Waisenhaus, Bienne, Moutier, Interlaken e Thun.
Per il consigliere nazionale dell'UDC Mauro Tuena, le massicce misure di sicurezza sono del tutto esagerate. «Le visite di Stato avvengono spesso, non si può paralizzare mezza città in questo modo», dice Tuena.
«I poliziotti sono quelli più colpiti, perché oltre a dover affrontare il peso di un WEF, devono pure vigilare sull'evento di lunedì». E poi fa notare: «Se davvero Zelensky dovesse venire davvero in Svizzera, sarebbe potuto andare direttamente a Davos visto che tutti i consiglieri federali saranno lì. Bisogna innanzitutto valutare se si hanno risorse sufficienti per non chiudere semplicemente i posti di polizia» afferma il consigliere nazionale UDC, sottolineando il fatto che la sicurezza deve essere garantita anche per la popolazione del Cantone di Berna.
I consiglieri nazionali del Centro e del PS sono di parere diverso. «Saranno presenti politici di alto livello e si vogliono prendere provvedimenti per ogni rischio, anche per quelli più piccoli», afferma il consigliere nazionale del PS Andrea Zryd. «Non mi sentirei da nessun'altra più sicura come a Palazzo federale in quel giorno. Indignarsi ora per il fatto che dobbiamo passare attraverso un solo posto di blocco per andare alle nostre riunioni di commissione è pura polemica». Reto Nause, direttore della sicurezza della città di Berna, è dello stesso parere. «È la Fedpol a decidere queste misure. In base al diritto internazionale, la Svizzera è responsabile della protezione dei suoi ospiti e sono pochi quelli che rappresentano un rischio così elevato, quindi tutte le misure sono giustificate».