L'azienda rileva i due fornitori di servizi postali. Il mese scorso la Comco aveva bloccato l'acquisizione da parte della Posta
DIETIKON - Sarà l'azienda di logistica Planzer a rilevare i fornitori di servizi postali Quickpac e Quickmail. Lo comunica la stessa società oggi sul proprio sito web. L'acquisizione del gruppo Quickmail da parte della Posta, prevista in precedenza, era stata vietata lo scorso mese dalla Commissione della concorrenza (Comco).
Il gruppo Quickmail, attivo nel recapito di lettere indirizzate, cataloghi, periodici e pacchi e composto appunto dalle due entità Quickmail e Quickpac, accoglie con favore l'operazione, ha affermato il CEO Christof Lenhard, citato in una nota.
Per Nils Planzer, CEO e presidente del consiglio di amministrazione dell'omonima impresa con sede principale a Dietikon (ZH), l'acquisizione significa che le alternative private alle soluzioni statali continueranno a esistere e saranno ulteriormente rafforzate. A suo avviso, si tratta di un vero e proprio valore aggiunto per l'economia e la concorrenza elvetica. Ciò creerà «una forza entusiasmante e sostenibile nel mercato» del settore, aggiunge il manager.
Stando al comunicato, i clienti di Quickpac potranno ora beneficiare di una logistica dei pacchi a livello nazionale. Essa verrà fusa a medio termine sotto la denominazione "Planzer Paket".
Grazie all'assorbimento di Quickmail, Planzer - realtà a conduzione familiare nata nel 1936 e che fornisce lavoro a oltre 5900 persone in Svizzera e all'estero - amplierà la propria gamma di servizi nel campo delle spedizioni. L'intenzione è in questo caso quella di mantenere tale entità come marchio e organizzazione indipendente.
La Posta "stoppata" dalla Comco
La notizia del passaggio di Quickmail nelle mani della Posta era emersa lo scorso mese di luglio. La Comco aveva però bloccato l'operazione il 19 gennaio, per il timore che avrebbe comportato l'eliminazione di un'effettiva concorrenza in almeno un mercato.
L'organo aveva constatato che la concorrenza sarebbe stata abolita per i clienti commerciali nel mercato degli invii nazionali indirizzati di peso superiore a 50 grammi. L'acquisizione avrebbe inoltre creato o rafforzato una posizione dominante per il gigante giallo in vari mercati per la spedizione di lettere e pacchi e per la distribuzione di giornali e riviste. Stando alla commissione, esisteva inoltre un altro potenziale compratore.
Marc Erni, il presidente del consiglio di amministrazione di Quickmail, si era detto scioccato dalla decisione, bollandola come «irresponsabile» e con «possibile drastiche conseguenze per oltre 3000 dipendenti». Secondo il dirigente, l'offerta della Posta era stata accettata per garantire la sopravvivenza dell'azienda.