L'organizzazione, che conta 71 sezioni, è in subbuglio da mesi a causa di controversie interne.
BERNA - La Protezione svizzera degli animali , in tumulto da diversi mesi, cerca di recuperare la fiducia dei suoi donatori con una maggiore trasparenza. I processi interni e le cifre saranno resi pubblici, ha detto il suo presidente Piero Mazzoleni.
In futuro, l'associazione vuole comunicare chiaramente le decisioni prese dal comitato centrale, ha dichiarato Mazzoleni al SonntagsBlick. «Le controversie devono finire», ha aggiunto il ticinese, che quest'anno ha assunto la carica di presidente ad interim della PSA.
La sua elezione in gennaio ha fatto seguito alla destituzione dell'ex presidente Nicole Ruch. L'organizzazione, che conta 71 sezioni in Svizzera e nel Liechtenstein, è in subbuglio da diversi mesi a causa di controversie interne, problemi organizzativi e accuse di appropriazione indebita di donazioni e conti spese eccessivi. «L'immagine della PSA ne ha sicuramente risentito molto», ha commentato Mazzoleni, senza specificare se questi litigi abbiano avuto o meno un impatto sulle donazioni.
Il ticinese dirigerà probabilmente l'associazione fino alla prossima assemblea ordinaria, che si terrà tra un anno. «Ho 72 anni, quindi di certo non svolgerò questa funzione in eterno», ha precisato.