Per l'Accademia svizzera delle scienze mediche le due iniziative sui costi in votazione il 9 giugno non risolveranno i problemi.
BERNA - Per l'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM), le due iniziative sui costi del sistema sanitario su cui il popolo è chiamato a esprimersi il 9 giugno non risolveranno i problemi, indipendentemente dall'esito del voto. Per garantire una "governance efficace del sistema", propone di aggiungere un articolo alla Costituzione e di elaborare una legge federale sulla sanità.
«Un approccio basato esclusivamente sui costi non permetterà di risolvere i problemi in modo duraturo», ha comunicato oggi l'ASSM. Secondo quest'ultima, uno dei punti deboli del sistema attuale è che la sua conduzione da parte del Consiglio federale e del Parlamento si basa essenzialmente sulla Legge sull'assicurazione malattie (LaMal).
«Questo complica l'attuazione di una politica sanitaria nazionale, perché l'attuale ripartizione dei compiti attribuisce troppe responsabilità ai Cantoni. Tuttavia, la risposta ad alcune sfide, come la carenza di personale e la digitalizzazione del sistema sanitario, può essere solo nazionale».
Per «un approccio olistico» - Inoltre «un approccio olistico secondo il principio "Una sola sanità" all'interfaccia tra l'essere umano, l'animale e l'ambiente si rileva indispensabile», ritiene l'ASSM.
Ciò implica una messa in rete di numerosi ambiti legati alla salute, come la qualità dell'aria e dell'acqua, la biodiversità e la protezione contro il rumore. Gli sforzi per promuovere la "Salute in tutte le politiche" vanno nella stessa direzione.
Più competenze alla Confederazione - Per l'ASSM, il sistema sanitario ha bisogno di una governance efficace che coinvolga tutti i soggetti interessati, ma soprattutto che rafforzi le competenze della Confederazione.
In materia di sanità, l'approccio federale comporta diversi svantaggi secondo l'Accademia: «Grande frammentazione del sistema, divisione delle competenze, responsabilità non chiare, proliferazione dei concordati cantonali e diversità dei finanziamenti».
Secondo l'Accademia, quando gli stessi problemi sono trattati da 26 amministrazioni cantonali diverse e regolamentati in 26 modi differenti, ciò nuoce a un monitoraggio efficace, impedisce le economie di scala e può portare a disuguaglianze di trattamento all'interno della popolazione, a seconda della regione, e così via.