Lo prevede l'attuale revisione dell'Ordinanza sulla caccia
BERNA - L'attuale revisione dell'Ordinanza sulla caccia prevede che in futuro i veterinari potranno prestare il primo soccorso a un animale selvatico ferito senza autorizzazione. È la Società dei veterinari svizzeri (GST) a darne notizia. «In questo modo viene soddisfatta una richiesta di lunga data della professione veterinaria» fanno sapere in una nota.
Se un uccello o un riccio ferito viene portato dal giardino a uno studio veterinario, in passato i veterinari potevano trattarlo solo con un'autorizzazione. La situazione è destinata a cambiare appunto con l'attuale revisione dell'ordinanza sulla caccia. Se ne rallegra anche l'Associazione svizzera dei veterinari. «La professione veterinaria si batte da anni per questo problema. La modifica della legge è nell'interesse del benessere degli animali, poiché un animale selvatico ferito ha bisogno di aiuto immediato in caso di emergenza» è la dichiarazione resa.
Anche l'assunzione dei costi dovrebbe essere regolamentata - Tuttavia, regna ancora insoddisfazione per il fatto che «non esista ancora una regolamentazione su chi si assume i costi per il trattamento degli animali selvatici feriti». Questi costi «sono quasi esclusivamente a carico dei veterinari, poiché la maggior parte dei Cantoni non dispone di una base giuridica per la ripartizione della spesa».
Per questo «sarebbe auspicabile che i Cantoni, in quanto "proprietari" degli animali, si facessero carico dei costi di cura. Il trattamento degli animali selvatici feriti è un servizio al pubblico, i cui costi non dovrebbero essere scaricati sulla professione veterinaria in quanto fornitore del servizio».