Criticato il fatto che non tutti i militi siano stati contattati
BERNA - Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha problemi di amianto in diversi stabili. Alcuni accantonamenti e caserme sono già stati chiusi, ha riferito stasera la trasmissione d'informazione "10vor10" della televisione svizzerotedesca.
Un rapporto interno dell'esercito mostra che nell'accantonamento di Gluringen, nell'Alto Vallese, era presente amianto debolmente agglomerato. I militi che vi erano alloggiati sono stati informati in occasione della sua chiusura nel 2010, afferma il servizio. I soldati ospitati in precedenza non sono invece stati avvisati. Lo stabile è stato riaperto dopo un risanamento e la verifica da parte dell'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva), ha dichiarato all'ats la portavoce del DDPS Sonja Margelist.
Il medico specializzato in malattie polmonari Karl Klingler ha criticato il fatto che non tutti i militi siano stati contattati. Per le persone con predisposizione genetica anche una breve esposizione all'amianto può risultare fatale.
Nella sua risposta a "10vor10" - di cui l'ats dispone di una copia - armasuisse, responsabile degli immobili dell'esercito, scrive che la decisione di non informare è stata presa in accordo con esperti e la Suva. Secondo quest'ultima il rischio a Gluringen non è superiore a quello cui la popolazione è esposta nel suo complesso.
Secondo armasuisse il tema dell'amianto viene rilevato dal 2010 in un catasto delle sostanze nocive. Fino alla fine di settembre in 350 dei mille stabili abitati regolarmente che fanno parte del portafoglio di armasuisse è stata condotta una verifica dell'eventuale presenza di amianto. Dove necessario sono state avviate le dovute misure.
ATS