Il neuro-pediatra: "Genitori, lasciate i vostri figli giocare all’aperto. Il loro futuro è in pericolo"
ZURIGO - Povera fanciullezza. La strada, la natura, il sole, la pioggia. Niente di tutto ciò. I bambini di oggi: condannati alla reclusione. Oggi sul St.Galler Tagblatt si legge che i bambini che trascorrono il loro tempo libero all'aria aperta sono il 25%. Sessant'anni fa la percentuale era del 75%. Si è rovesciato il mondo. Il neuro-pediatra in pensione, Markus Weissert non ha dubbi: la colpa è da ricondurre ai genitori. "Hanno paura di lasciare i propri figli all'aperto. Spesso sono nevrotici e vedono pericoli ovunque. Il tempo libero di molti bambini è scandito da attività pianificate".
Weissert non nasconde la sua preoccupazione per quella che lui definisce la "generazione indoor". "L'attività ludica nella natura è importante per lo sviluppo neurologico. Stimola la creatività, l'intelletto, la consapevolezza di sé e la capacità di interagire a livello sociale". I bambini che passano il loro tempo libero tra le mura di casa metterebbero a rischio anche la loro salute e la possibilità di sviluppare al meglio le loro capacità motorie. "Molti passano il loro tempo libero soltanto davanti ai videogiochi e non sono neppure capaci di fare una capriola". E poi cosa succede? "Dovranno, quando crescono, sottoporsi a delle terapie", ha spiegato Weissert a 20min.ch. Il pediatra non è per nulla ottimista per il futuro di questa generazione "indoor" e teme che per molti dei fanciulli di oggi la loro età adulta sarà caratterizzato da sedute terapeutiche e ricoveri ospedalieri: "Da ex pediatra e neurologo posso esprimermi sulla base della mia esperienza: disturbi psichici e problemi fisici diventeranno una malattia sociale".
Come evitare tutto ciò? Secondo Weissert sono scuole e scuole materne a contribuire allo sviluppo armonioso psico-fisico dei fanciulli attraverso l'offerta di attività mirate. Fondamentale è l'allestimento di parchi giochi. Luoghi dove i bambini possano esprimere la propria creatività liberamente. Ma non in contesti asettici, in piazze sterili. I bambini di città non avrebbero la possibilità di liberarsi dal proprio stress, scatenare la loro energia in modo ottimale: "scatenarsi in un prato verde o in un parco ha lo stesso effetto di una dose di Ritalin", ha affermato Weissert.
Tra i dipartimenti cantonali della formazione la problematica è nota. Per il portavoce del dicastero dell'educazione del Cantone di Basilea-Città i fanciulli avrebbero il diritto di poter seguire le lezioni scolastiche all'aria aperta. "Per i bambini di città è importante che non siano obbligati a giocare tutto il giorno in parchi giochi in cemento. E’ vero che in città non è sempre così facile trovare delle alternative". Come a Basilea anche a Zurigo viene stimolata la lezione all'aperto. "Classi all'aria aperta, nei boschi e sui prati, sono i luoghi ideali per il movimento e le relazioni sociali. Quindi è raccomandabile organizzare escursioni nella selva e nella natura" ha detto Urs Meier, direttore dipartimentale della direzione della formazione del Canton Zurigo.
Come a Basilea e a Zurigo, anche Johannes Kipfer della Scuola Popolare del Canton Berna ritiene importante sostenere le lezioni all'aria aperta: "Ci impegniamo affinché la natura non resti soltanto una materia scolastica da imparare". Nella capitale federale si sta cercando di rivalorizzare i parchi giochi e gli asili.
Secondo Markus Weissert, in tutti i casi, questi sforzi non bastano: "Molti bambini non hanno più contatti diretti con la natura. E ciò significa che non saranno mai più confrontati con i pericoli e non avranno più la possibilità di imparare ad affrontarli. Perché una volta diventati adulti non riusciranno più a stimare i rischi"