Denunciate illegalità nel rispetto del contratto di lavoro di medici assistenti e capiclinica. Circa la metà dei medici è spesso o quasi sempre stanca con potenziali conseguenze per il paziente. Il dato arriva da un sondaggio dell'ASMAC
BELLINZONA - Per circa il 70% di tutti i medici assistenti e capiclinica in Svizzera non vengono rispettate le condizioni stabilite dalla legge sul lavoro. Un quarto lavora addirittura più di 60 ore alla settimana. Questo è emerso da un sondaggio rappresentativo dell'istituto DemoSCOPE, effettuato per conto dell'Associazione svizzera dei medici assistenti e capiclinica (ASMAC). In ragione di questi risultati, l'ASMAC vede minacciata la salute dei medici e la sicurezza dei pazienti e chiede fermamente il rispetto delle disposizioni legali. Lo studio è stato effettuato nel primo trimestre del 2014 e vi hanno partecipato circa 3300 medici assistenti e capiclinica in tutta la Svizzera e anche in Ticino in tutti gli ospedali del Cantone.
Dal 2005 la legge sul lavoro è in vigore anche per i medici assistenti e capiclinica. Da anni l'Associazione svizzera dei medici assistenti e capiclinica (ASMAC) si impegna per il rispetto di queste disposizioni. Tuttavia, anche l'ultimo sondaggio rappresentativo mostra che nella maggior parte degli ospedali svizzeri la violazione della legge è all'ordine del giorno. Per il 69% degli intervistati una o più disposizioni della legge sul lavoro non vengono rispettate. La media dell'orario lavorativo, per esempio, nella metà dei casi supera il massimo prescritto dalla legge di 50 ore. Un quarto degli intervistati lavora addirittura più di 60 ore alla settimana.
Dati - I risultati in dettaglio dicono che:
•L'orario di lavoro medio dei medici assistenti e capiclinica in Svizzera (calcolato in base a un monte ore del 100%) è pari a 56,5 ore e supera quindi di 6,5 ore (o del 13%) il limite massimo settimanale ammesso di 50 ore.
•Un medico assistente o capoclinica su quattro lavora in media più di 60 ore alla settimana, quindi più del 20% oltre il limite ammesso dalla legge.
•L'orario di lavoro settimanale stabilito nel contratto di lavoro viene rispettato solo per il 29% dei medici assistenti e capiclinica.
•A ciò si aggiunge il fatto che i medici assistenti e capiclinica in media non segnano più di due ore lavorative extra alla settimana.
•Lo scorso anno, il 52% dei medici assistenti e capiclinica ha lavorato almeno una volta più di 7 giorni di seguito (cosa non ammessa dalla legge).
•In media i medici assistenti e capiclinica fanno più di 141 ore di straordinario all'anno.
•Le ore lavorate sono in netta contraddizione con l'orario di lavoro desiderato: più della metà dei medici assistenti e capiclinica desidera una settimana lavorativa di non più di 42 ore, il 38% vorrebbe lavorare fino a 50 ore e soltanto il 5% desidera lavorare più di 50 ore.
Conseguenze - La conseguenza di questo enorme carico di lavoro è una ancora eclatante violazione della legge sul lavoro: complessivamente il 69% dei medici assistenti e capiclinica lavora illegalmente. La palese contraddizione tra l'orario di lavoro desiderato e quello effettivamente prestato spiega inoltre l'elevata percentuale di abbandono della professione che, in tempi di carenza di medici, la Svizzera non può permettersi. L'elevato carico di lavoro si ripercuote sulla salute dei medici e, di conseguenza, su quella dei pazienti. Circa la metà dei medici assistenti e capiclinica è spesso o quasi sempre stanca. Un quarto soffre di stress psico-fisico. Il 38% dei medici assistenti e capiclinica ha esperito personalmente che la salute di un paziente è stata messa in pericolo dalla spossatezza del corpo medico.
L'ASMAC chiede quindi che per i medici assistenti e capiclinica si faccia osservare la legge sul lavoro. "In un'epoca di carenza di medici, si deve prestare particolare attenzione che i medici esercitino la loro professione il più a lungo possibile, per cui urgono condizioni lavorative complessivamente più umane ".