Nel 2013 un 48enne e un 19enne uccisero brutalmente il direttore di un piccolo istituto per bambini e la sua compagna a Spiez. L'accusa è assassinio
SPIEZ - Nei prossimi giorni compariranno davanti alla giustizia un padre 48enne e il figlio 19enne che nel maggio del 2013 uccisero brutalmente il direttore di un piccolo istituto per bambini e la sua compagna a Spiez, nell'Oberland bernese. Dovranno rispondere di assassinio.
Lunedì il padre comparirà al Tribunale regionale a Thun. Il processo durerà diversi giorni e la sentenza di prima istanza è attesa per il 13 dicembre. Sempre agli inizi di dicembre, anche il figlio dovrà rispondere dei suoi atti, ma davanti a un tribunale minorile, dato che all'epoca de fatti non era maggiorenne. Quest'ultimo dibattimento non sarà pubblico.
Secondo la procura il giovane e il padre hanno voluto vendicarsi, a dieci anni di distanza, contro il direttore dell'istituto ritenendo che il ragazzo fosse stato vittima di punizioni sproporzionate e umiliazioni durante il suo soggiorno nell'istituto per bambini, per qualche settimana nell'estate del 2003. Il bambino si pisciava addosso e la faceva anche a letto. Già allora il padre aveva profferito minacce di morte contro il direttore.
L'11 maggio del 2013 sono andati all'istituto pedagogico di convivenza, dove sono stati accolti da una dodicenne che non li conosceva. I due si sono informati su dove fosse il direttore. Lo hanno trovato nella sua mansarda, in camera da letto, e lo hanno accoltellato una sessantina di volte alla schiena.
Improvvisamente è giunta nell'abitazione la compagna del direttore, che ha cercato di aiutarlo. A sua volta è stata accoltellata una cinquantina di volte. Padre e figlio hanno poi lasciato il posto senza essere visti e sono rientrati a casa. Nessuno dei nove bambini che si trovavano ai piani sottostanti dell'istituto si è accorto di qualcosa.
La polizia ha brancolato a lungo alla ricerca degli autori del delitto. Per avere indicazioni è stata anche posta una ricompensa, poi pagata a diverse persone. I due sono stati arrestati nel novembre 2014 e da allora si trovano in detenzione preventiva.