Già in agosto gli specialisti avevano parlato di atti dolosi per le fiamme divampate nelle zone di Payerne (VD), Domdidier (FR) e Dompierre (FR)
LOSANNA - Un uomo fermato in agosto è sospettato di essere responsabile degli incendi scoppiati questa estate nella regione della Broye, fra i cantoni di Vaud e Friburgo. Il 22enne friburghese però contesta le accuse ed è stata chiesta l'opinione di un esperto psichiatrico, hanno indicato oggi le procure dei due Cantoni.
Incendi erano divampati nelle zone di Payerne (VD), Domdidier (FR) e Dompierre (FR) e già nel mese di agosto gli specialisti avevano parlato di atti dolosi. Nel primo caso era morta nelle fiamme una dozzina di vacche e vitelli. A Domdidier, l'incendio aveva provocato la notte dal 28 al 29 luglio la morte di 36 bovini. Non è fra l'altro escluso un collegamento anche con il rogo di Avenches (VD).
I sospetti degli inquirenti si basano su foto, video, prove telefoniche e digitali. Si tratta in particolare di immagini provenienti dalle telecamere di sorveglianza così come di dati estratti da cellulare, ha precisato all'ats Jean-Christophe Sauterel, portavoce della polizia vodese.
L'uomo ha precedenti ed è già stato condannato in passato per fatti simili. Inoltre, dal suo arresto non si è più registrato alcun incendio nella regione, ha aggiunto il portavoce. Al momento del fermo, il sospettato - che si trova in detenzione preventiva - ha fornito «spiegazioni a volte confuse» e si è contraddetto.