Emergono nuovi dettagli sull'inchiesta. Il nipote ha confessato
FRAUENFELD - È morta per ferite da taglio ed è stata decapitata soltanto in seguito: questi alcuni particolari diffusi oggi dal Ministero pubblico turgoviese a proposito della donna ritrovata senza vita e con la testa staccata lo scorso 16 ottobre in un appartamento di Frauenfeld.
La vittima era una 74enne macedone, nonna del 19enne italiano arrestato lo stesso giorno. Il giovane «ha confessato a grandi linee» gli addebiti, precisa il Ministero pubblico. Il ragazzo sarà sottoposto ad accertamenti per chiarirne lo stato psichico. Il possibile movente non è ancora noto.
Il 16 ottobre poco prima delle 17.30 una vicina di casa aveva chiamato la polizia. Al loro arrivo, gli agenti avevano trovato il cadavere di una donna con la testa staccata dal corpo. Il 19enne presunto autore del crimine, che ha la nazionalità italiana, è stato arrestato poche ore dopo nel canton Zurigo, nella zona dell'aeroporto di Kloten.
Il giovane non aveva precedenti penali in Svizzera, ma secondo gli inquirenti in tempi recenti ha avuto a che fare con la polizia a due riprese: una volta perché si è presentato con una pistola scacciacani nell'azienda di Aadorf (TG) dove seguiva un tirocinio, un'altra a causa di una rissa in un campo sportivo.
Secondo informazioni raccolte dai media, il giovane aveva da tempo problemi psichici e di droga. La famiglia in cui è avvenuto il dramma, originaria della Macedonia e di lingua albanese, era arrivata alcuni anni fa in Svizzera dall'Italia, stabilendosi nel canton Turgovia, prima ad Aadorf e da un anno a Frauenfeld. La nonna si trovava in Svizzera come turista.