Chiesa, Keller, Aeschi, Graber e Glarner davanti alla Commissione per l'immunità. Le accuse? Dalla discriminazione razziale alla rissa.
BERNA - Il fatto che sia in gioco l'immunità di cinque politici non ha precedenti. E nemmeno il fatto che tutti provengano dalle file dell'UDC. La Commissione dell'immunità del Consiglio nazionale (CDI-N) si riunisce normalmente una o due volte l'anno e di solito per un solo caso alla volta.
Le accuse mosse nei confronti di Peter Keller, Marco Chiesa, Thomas Aeschi, Michael Graber e Andreas Glarner sono diverse e vanno dalla rissa (per Aeschi e Graber), alla discriminazione razziale. Di quest'ultima sono accusati Keller e Chiesa in relazione alla campagna per l'iniziativa "No a una Svizzera da 10 milioni", con lo slogan "Nuova normalità?"; e Glarner in relazione al tweet "Stop Islam".
Ad esprimersi oggi (se ne discuterà alle 13) sarà dunque la Commissione dell'immunità.
Perché i politici godono dell'immunità? - Chiunque faccia parte del Consiglio nazionale, del Consiglio degli Stati o del Consiglio federale gode di un certo grado di immunità dai procedimenti giudiziari. Tuttavia, questo vale solo per le azioni direttamente collegate alla loro carica. L'immunità ha lo scopo di proteggere i politici da accuse penali arbitrarie o addirittura mosse da motivazioni politiche. Non si è invece immuni se le proprie azioni non hanno nulla a che fare con le rispettive cariche politiche, ad esempio se si guida ubriachi.
Se vengono mosse accuse contro un politico, la cosiddetta commissione per l'immunità deve decidere se la procura può indagare.
La rissa a Palazzo federale - Il 12 giugno di quest'anno si è verificata una rissa a Palazzo federale. Protagonisti, il capogruppo UDC Thomas Aeschi e il collega Michael Graber, da un lato, e dall'altro gli agenti della fedpol. Al capogruppo era stato negato l'accesso a una sala di Palazzo federale nella quale il presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer e il presidente del Parlamento ucraino Ruslan Stefanchuk stavano svolgendo una sessione fotografica. Per l'occasione era stato implementato un vasto dispositivo di sicurezza, che aveva creato non poco scompiglio.
Aeschi e Graber, nel tentativo di attraversare l'area riservata, erano stati fermati dalla polizia federale, ed era scoppiata la "rissa". Volevano comunque utilizzare le scale, sostenendo che i lavori del Consiglio avevano la priorità.
"Nuova normalità" - Nel 2023, nell'ambito della campagna per l'iniziativa "No a una Svizzera da 10 milioni", l'UDC aveva utilizzato lo slogan "Nuova normalità" con riferimento a vari esempi di reati commessi da stranieri.
Diverse denunce sono state presentate contro Marco Chiesa e Peter Keller per questa campagna. Le accuse si riferiscono all'anno 2023, ma la campagna è ancora in corso.
All'epoca Keller era anche segretario generale dell'UDC, oltre che consigliere nazionale, mentre Marco Chiesa era sia membro del Consiglio degli Stati che presidente del partito.
"Stop Islam" - Anche Andreas Glarner deve presentarsi davanti alla commissione con l'accusa di discriminazione razziale. La ragione è un post su X con l'hashtag "Stop Islam", pubblicato dopo gli attacchi a sfondo islamico in Germania.
Sollten wir nicht langsam einer Religion Einhalt gebieten, deren Angehörige ihren Forderungen nach Kopftuch, Sonderrechten, Kalifaten, Minaretten, Gebetsrufern, Scharia-Gerichten usw. durch Sprengstoffanschläge, Angriffe auf Weihnachtsmärkte und Messerattacken auf unbescholtene…
— Andreas Glarner (@andreas_glarner) June 2, 2024
Come succede questo pomeriggio - Si inizia alle 13.00. Keller e Chiesa saranno i primi a presentarsi, seguiti dagli altri tre. La commissione intende comunicare le sue decisioni nel tardo pomeriggio, probabilmente sotto forma di comunicato stampa, spiega il suo presidente Pierre-André Page a 20 Minuten.
Chi giudica l'immunità? - La commissione per l'immunità del Consiglio nazionale è composta da nove membri. La loro composizione dipende dalla forza dei partiti in seno al Nazionale. Per questo motivo l'UDC occupa quattro dei nove seggi, compreso quello del presidente. Altri membri di spicco sono Mattea Meyer, co-presidente del PS, Gerhard Pfister, presidente dell'Alleanza del Centro e Aline Trede, leader dei Verdi.
Quanto è probabile una revoca dell'immunità? - Uno sguardo ai libri di storia mostra che nella maggior parte dei casi l'immunità non viene revocata. Soprattutto quando ad essere perseguita sarebbero delle dichiarazioni pubbliche, come nei casi di Keller, Chiesa e Glarner. La libertà di espressione dei politici è generalmente tenuta in grande considerazione.
Il caso di Peter Keller, tuttavia, è delicato. Non è più Consigliere nazionale, ma è ancora Segretario generale aggiunto - e la campagna "Nuova normalità" continua. La sua immunità dunque non lo protegge più in caso di denunce ricevute dopo le sue dimissioni dal Consiglio.
Il caso di Aeschi e Graber, che hanno opposto resistenza agli agenti della polizia federale, è invece una novità. È quindi difficile fare pronostici.
Cosa succede se l'immunità viene revocata? - Nel caso in cui l'immunità dovesse essere revocata, i procuratori potranno continuare le loro indagini. La decisione della Commissione non costituisce una condanna preventiva. Se la revoca dovesse essere respinta, invece, l'indagine penale terminerebbe.
Quali sono i requisiti per la revoca dell'immunità? - La Commissione si deve interrogare sulla possibilità che sia stato commesso un reato. In caso affermativo, «pondera l'interesse pubblico all'esercizio senza ostacoli del mandato parlamentare con l'interesse pubblico al perseguimento penale. Se prevale l'interesse pubblico al perseguimento penale, si revoca l'immunità», scrivono i servizi parlamentari sul loro sito web.
Inoltre, l'immunità viene revocata solo se le commissioni del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati sono d'accordo.