Coiffure Suisse è soddisfatta della ripresa, ma chiede controlli più mirati
LOSANNA - Dopo sei settimane di chiusura, i saloni di parrucchieri e i barbieri hanno potuto ricominciare ieri la loro attività. L'Associazione Imprenditori Parrucchieri Svizzeri (Coiffure Suisse) invita a seguire le regole e le norme d'igiene, chiedendo controlli da parte dei cantoni.
«La riapertura è andata bene», ha spiegato oggi all'agenzia Keystone-ATS Damien Ojetti, presidente di Coiffure Suisse, aggiungendo che in una sola giornata sono stati generati alcuni milioni di franchi. L'associazione è lieta che il settore, che conta circa 12'000 saloni, sia riuscito a riprendere l'attività e la grande maggioranza ha rispettato le regole.
Tuttavia, «sembra che alcuni barbieri abbiano lavorato senza mascherina e non abbiano protetto a dovere i loro clienti», si rammarica Ojetti. Per questo motivo, è stato fatto un appello ai professionisti e ai cantoni per implementare i controlli.
Dopo tanto confinamento, alcuni non vedevano l'ora di dare un'aggiustata al look. Ieri i parrucchieri hanno iniziato a pieno ritmo alle 8 di mattina, ma con alcune restrizioni: di norma viene servito solo un cliente ogni due posti e chi aspetta il suo turno deve farlo fuori. Oltre a queste limitazioni, è necessario l'uso di disinfettante, della mascherina protettiva oppure - per tagliare la barba - di una visiera in plexiglass. Tra le misure di protezione che devono essere adottate, spiega Coiffure Suisse sul suo sito internet, si trovano anche guanti, occhiali di sicurezza e un vetro acrilico come protezione dal virus o da goccioline di saliva.