La situazione è drammatica e il sistema sanitario è sovraccarico.
Medici e vertici dell'ospedale lanciano l'allarme e chiedono misure severe.
ZURIGO - La situazione degli ospedali svizzeri sta peggiorando a causa del nuovo aumento dei casi di coronavirus. Così scrivono la "NZZ am Sonntag" e la "SonntagsZeitung" facendo riferimento alle dichiarazioni dei dirigenti ospedalieri, dei medici e del personale sanitario.
Urs Karrer, primario di policlinica medica presso l'Ospedale cantonale di Winterthur, lancia l'allarme denunciando come il mondo politico non abbia ancora compreso «la drammaticità della situazione». «Il sistema sanitario è sovraccarico da settimane», sottolinea.
Ciò è dimostrato anche dalla situazione nell'Ospedale universitario di Zurigo, uno dei più grandi del Cantone. Sabato, nel reparto di terapia intensiva c'erano solo tre letti liberi, scrive la “SonntagsZeitung”. Un problema che grava come un macigno sulle sorti dei pazienti con altre malattie potenzialmente letali.
La scorsa settimana l'ospedale universitario ha dovuto rimandare a casa per la prima volta un giovane malato di cancro. Un intervento necessario e urgente, il suo, che si è dovuto rinviare e che si spera possa essere recuperato nei prossimi giorni, sottolinea il direttore dell'ospedale Gregor Zünd.
Anche lo sci deve essere vietato - In una lettera al consigliere federale Alain Berset, questa settimana, i cinque ospedali universitari hanno espresso la loro «grande preoccupazione per la situazione attuale». I posti letto nelle unità di terapia intensiva stanno scarseggiando e il personale infermieristico ha raggiunto il limite. Gli ospedali universitari hanno posticipato più di 4.000 interventi da ottobre.
Come se non bastasse, le previsioni dei direttori ospedalieri sono pessimistiche. Secondo loro, dopo Natale, arriverà la terza ondata e il sistema sanitario collasserà.
Nella loro lettera a Berset chiedono quindi un intervento più rigoroso da parte del Consiglio federale. Gregor Zünd chiede inoltre la chiusura di ristoranti, negozi, musei, strutture culturali e sportive in tutta la Svizzera. Anche lo sci deve essere vietato, secondo il loro punto di vista. E, soprattutto, si invitano le autorità federali a «disporre una volta per tutte misure chiare e uniformi».