Sebbene non appartengano ai gruppo a rischio, riescono a ottenere il "pass" per vaccinarsi.
A volte diventano aggressivi. Per i medici zurighesi il problema sta nel portale delle vaccinazioni e nelle informazioni fornite dal governo federale.
ZURIGO - Nel canton Zurigo, tutti i residenti possono registrarsi online e mettersi in lista per la vaccinazione. Bisogna anche indicare se si appartiene a un gruppo a rischio e, se necessario, dimostrarlo con un certificato medico al momento dell'appuntamento. Per ottenere tali certificati, le persone fanno pressione sul proprio medico, come riporta oggi il "Tages-Anzeiger".
«Riceviamo sempre più richieste ogni giorno, alcune da pazienti che non vedevamo da anni», ammette Thomas Hauser del Centro di immunologia di Zurigo. Tuttavia, molti dei richiedenti non appartengono ai gruppi a rischio e soffrono solo di disturbi lievi o facilmente curabili, e non di gravi malattie croniche.
«Oggi, un paziente dopo l'altro è venuto e ha voluto un certificato. Molti di loro non appartenevano a nessun gruppo a rischio», conferma Josef Widler, presidente dell'Associazione dei medici di Zurigo. Alcuni sono persino diventati aggressivi. Ecco perché Widler firma tutti i certificati, «per amore della pace».
Entrambi i medici identificano il problema nel il portale delle vaccinazioni del cantone. Che non informa adeguatamente coloro che desiderano essere vaccinati. Quindi diventa compito del paziente stabilire se fa parte dei gruppi a rischio. Ma senza un'adeguata classificazione risulta difficile determinare quali malattie possano permettere di accedere alla corsia preferenziale. E il documento fornito dall'Ufficio federale della sanità pubblica non aiuta, perché comprensibile solo al personale medico.
Widler chiede quindi un adattamento del portale delle vaccinazioni. Il dipartimento della salute ha annunciato che chiarirà la questione.