L'uomo è spirato, così come il compagno di cordata americano, durante il viaggio di ritorno. È successo mercoledì
KATHMANDU - È morto di sfinimento, dopo essere crollato al suolo esanime, un alpinista svizzero di ritorno dalla vetta dell'Everest. È successo questo mercoledì come riportato da 20 Minuten che cita un Tweet diramato dagli organizzatori della spedizione.
Il gruppo d'escursione comprendeva lui, A.W.* e un secondo alpinista, P.L.* un cittadino americano anche lui deceduto, poco dopo essere giunto al campo base.
W. , spiega Chhang Dawa Sherpa del Seven Summit Treks Himalaya, ha perso i sensi mentre discendevano dalla cima dellEverest: «Abbiamo mandato due sherpa con ossigeno e del cibo, ma non siamo riusciti a salvarlo».
L., invece, è riuscito a trascinarsi fino all'Hillary Step prima di svenire. Ritrovato, è stato portato al campo dove è in seguito spirato. Secondo i soccorritori era rimasto cieco a causa del freddo e della neve.
Si tratta delle prime due vittime dell'anno sull'Himalaya, dal flusso di scalatori ridotto a causa del coronavirus.
*nomi noti alla redazione