Le Autorità a Phuket sono sulle tracce del responsabile della morte di una diplomatica svizzera 57enne.
La donna era arrivata in Thailandia grazie a un programma di rilancio del turismo. Ora si teme che l'incidente possa incidere negativamente sull'immagine dell'isola
PHUKET - Il corpo coperto da un lenzuolo nero, a faccia in giù tra le rocce, a circa un chilometro dall'ingresso della cascata di Ao Yon a Phuket, in Thailandia. Poco distante, pantaloncini jeans e le sue mutandine. E anche il telefono cellulare e le scarpe da ginnastica, delle Nike nere.
Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un stupro seguito da un omicidio. Ma altri rapporti sostengono che non vi siano ferite visibili e che il corpo stava appena iniziando a decomporsi. La donna, intanto, è stata identificata, è una 57enne residente nel canton Giura. Si tratterebbe di una diplomatica svizzera.
Un programma per promuovere il turismo - Stando alla polizia, era arrivata all'aeroporto di Phuket il 13 luglio, nell'ambito del programma di riaperture soprannominato "Sandbox". Gli ospiti sono soggetti a regole severe, ma possono muoversi liberamente sull'isola. Il progetto è pensato dal Governo per rilanciare il turismo, l'unica ancora di salvezza dell'economia della provincia meridionale dell'isola.
L'ultimo avvistamento - La vittima era arrivata da sola da Singapore, ha soggiornato al Dusit Thani Laguna Hotel dal 13 al 27 luglio, prima di trasferirsi al The Mooring Resort Hotel. Un testimone l'ha vista uscire dall'albergo e dirigersi verso una spiaggia attorno alle 14:00 di martedì.
L'autopsia - Il suo corpo, ora, è stato inviato al Vachira Phuket Hospital per l'autopsia. Questa sera ci sarà una conferenza stampa per annunciare i risultati preliminari.
Condoglianze e sforzi per acciuffare il colpevole - Dopo aver appreso del decesso, il ministro degli esteri Don Pramudwinai ha chiamato l'ambasciatore svizzero in Thailandia per esprimere le sue condoglianze.
Nel frattempo le Autorità locali si sono messe in moto e stanno impiegando tutte le forze possibili per ricostruire l'accaduto. C'è preoccupazione, trattandosi di una vittima straniera. Come riportano i media locali, si teme che il delitto possa influire negativamente sull'immagine della località turistica.
Attualmente la polizia sta lavorando su più fronti per rintracciare il colpevole. Intanto, il console svizzero onorario a Phuket, Andrea Kotas Tammathin, ha dichiarato: «Sono profondamente dispiaciuto per quello che è successo a questa donna innocente. Vorrei esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia».
L'uccisione della donna, d'altra parte, ha scosso tutta la comunità di Phuket, con un'ondata di condoglianze e rabbia sfogate online da quando, ieri, è stata annunciata la sua morte. Bhummikitti Ruktaengam, presidente dell'Associazione turistica di Phuket, questa mattina si è unito allo sfogo: «A nome di chi si occupa del turismo di Phuket, ma anche della popolazione, vorrei esprimere le nostre più sentite condoglianze», ha dichiarato. Poi ha aggiunto: «Voglio assicurare due cose: tutti gli agenti faranno del loro meglio per trovare il colpevole e sarà inflitto il massimo della pena a chiunque abbia fatto questo. In secondo luogo, ci teniamo a far sapere che a Phuket non sono tollerati incidenti come questo».
Autopsia, primi esiti - Il dipartimento di medicina legale ha già effettuato l'autopsia preliminare. I primi risultati sono già usciti, ma al momento gli inquirenti non rivelano alcun dettaglio. Nella giornata odierna si effettueranno ulteriori indagini con la polizia forense.
«Quello che abbiamo fatto è solo l'esame iniziale. Ci sono molte altre indagini necessarie per determinare le cause del decesso della donna. Per una morte innaturale come l'omicidio, dobbiamo seguire tutti gli step dettati dalla scienza forense», ha osservato il dott. Chalermpong. «Raccoglieremo campioni per eseguire i test del DNA. Dovremmo essere in grado di rivelare i risultati dell'esame iniziale già questa sera, e in tre-cinque giorni uscirà il risultato del test del DNA».
*nome noto alla redazione.