È iniziato oggi a Bellinzona il processo contro la nota militante di sinistra.
Davanti al Tribunale penale federale l'attivista dovrà rispondere a una lunga serie di reati tra cui quelli d'ingiuria, violenza contro le autorità e i funzionari, violazione alla legge sugli esplosivi e all'ordinanza Covid-19.
BELLINZONA - Inizia oggi al Tribunale penale federale di Bellinzona il processo contro la nota attivista di sinistra Andrea Stauffacher. La militante anarchica è accusata d'ingiuria, uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, impedimento di atti dell'autorità, violazione della legge federale sugli esplosivi (commercio non autorizzato) e dell'ordinanza sul covid-19.
Come indica l'atto d'accusa, Stauffacher, 71 anni, è accusata, insieme ad altri non identificati, di aver sparato una batteria di fuochi d'artificio e due botti ("Horror-Knall-Rakete") contro il Consolato generale turco di Zurigo nel gennaio 2017. Nel febbraio 2018 ha mostrato il dito medio a quattro agenti chiamandoli "marionette" durante una manifestazione non autorizzata, sempre davanti al consolato turco di Zurigo.
Nel giugno 2020 durante una dimostrazione non autorizzata "Black Lives Matter" avrebbe aggredito un agente della polizia comunale di Zurigo. Quanto il medesimo agente ha arrestato la donna una settimana più tardi, quest'ultima l'ha nuovamente picchiato impedendogli ancora una volta di svolgere i suoi compiti.
L'anziana è inoltre accusata di aver acceso un fumogeno tra le manifestanti dello Sciopero delle donne alla stazione centrale di Zurigo il 14 giugno 2019. Il Ministero pubblico della Confederazione accusa Stauffacher, che ha diversi precedenti penali, di aver organizzato nell'aprile 2020 una manifestazione non autorizzata chiamata "Safety for all refugees" alla quale hanno partecipato oltre 300 persone, lei compresa. In questo modo ha violato la cosiddetta Ordinanza 2 COVID 19.
Militante della sezione zurighese del Rivolutionärer Aufbau (Ricostruzione rivoluzionaria), Andrea Stauffacher è considerata un'esponente di punta del movimento che si batte per un cambiamento rivoluzionario del sistema politico ed economico. Il suo nome è stato più volte citato negli scorsi anni dagli inquirenti italiani per collegamenti con le nuove Brigate Rosse.