La vicenda riguarda un ex parroco di Küssnacht (SZ). Aveva perso almeno tre milioni (non suoi) al casinò
LUCERNA - Tre anni di carcere: è la richiesta di pena contenuta nell'atto d'accusa nei confronti dell'ex parroco cattolico di Küssnacht, nel canton Svitto, accusato di truffa per mestiere per un'ingente somma - si parla di almeno tre milioni di franchi - dissipata al casinò. L'inchiesta nei confronti del 51enne è stata portata a termine, ha reso noto oggi il Ministero pubblico del canton Lucerna.
Il caso sarà giudicato dal Tribunale penale di Lucerna perché la prima presunta vittima della truffa si è fatta viva in questo cantone, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce. La data del processo non è ancora stata fissata.
L'ex parroco - che ha confessato gli addebiti - è accusato di aver ottenuto prestiti da privati tra il 2009 e il 2018 e di non averli rimborsati. In tutto sono circa settanta le persone che non hanno più visto i loro soldi. Gli inquirenti hanno stimato l'ammontare della truffa in più di tre milioni di franchi.
Stando all'atto d'accusa, il prete ha anche prelevato denaro dai conti della parrocchia per scopi privati. E ha deliberatamente sfruttato la fiducia riposta in lui nella sua posizione di prete.
Il caso era venuto alla luce nel giugno 2018, quando si apprese che il parroco di Küssnacht, ai piedi del Rigi, aveva lasciato dopo vent'anni di servizio la sua funzione a causa dei debiti di gioco. Nel 2019 il prete aveva quindi presentato istanza di autofallimento.
Oltre alla pena detentiva, l'accusa chiede anche un trattamento medico specialistico per la dipendenza dal gioco d'azzardo. L'ex parroco dovrà rispondere in tribunale di truffa per mestiere, ripetuta falsità in documenti e ripetuta appropriazione indebita.