I due, fermati in Francia, sono accusati di estorsione a mano armata e tentato omicidio di un pubblico ufficiale
NANCY/NEUCHÄTEL - I due sospetti arrestati in Francia dopo un sequestro di persona avvenuto giovedì sera in un'azienda del settore orologiero a Le Locle (NE) sono stati incriminati e posti in carcere preventivo ieri. Lo ha reso noto la procura della giurisdizione interregionale specializzata (JIRS) di Nancy.
È stata aperta un'inchiesta per estorsione con armi in banda organizzata, tentato omicidio di un pubblico ufficiale e altri reati violenti, ha precisato il JIRS in una nota. I due sospetti avevano tentato di rapinare il contenuto di diverse casseforti dell'azienda Calçada, dopo aver preso in ostaggio quattro persone. Si era però attivato un allarme silenzioso, lanciando un'operazione di polizia.
Sorpresi dall'arrivo di un primo agente di sicurezza, i criminali erano poi fuggiti senza bottino, dopo aver rubato una vettura. Erano stati acciuffati in Francia dopo che la polizia aveva aperto il fuoco per fermare la loro auto. I due - cittadini francesi di 35 e 46 anni - sono «criminali di alto calibro» con una dozzina di condanne ciascuno, in particolare per violenza ed evasione, avevano precisato le autorità francesi. L'uomo più anziano era stato rilasciato nel 2020 dopo essere stato condannato a 25 anni di reclusione nella regione della Loira, due terzi dei quali da scontare.