L'istituto bancario ha investito, stando ai militanti, 720 milioni di dollari nel colosso energetico Rwe
GINEVRA - Una decina di attivisti climatici hanno scaricato oggi a Ginevra 250 chili di carbone davanti all'entrata della banca Pictet. L'azione di protesta vuole mettere alla berlina l'istituto per i suoi investimenti nella multinazionale tedesca RWE, che gestisce la miniera di Lützerath, balzata di recente agli onori della cronaca.
Iniziative simili, effettuate da collettivi quali BreakFree Suisse, Climate Justice e Sciopero per il clima, hanno avuto luogo allo stesso momento - a mezzogiorno - davanti agli uffici di Pictet a Losanna e Basilea. Stando ai militanti, la banca mette 720 milioni di dollari in RWE, risultando il primo investitore svizzero e il quarto mondiale del gruppo energetico.
La polizia si è recata sul posto subito dopo l'inizio dell'azione, durata dieci minuti. Nessuno è stato fermato: i protagonisti della manifestazione di malcontento se ne sono andati lasciandosi alle spalle il mucchio di carbone nel quale avevano piantato dei cartelli.
Occupato da migliaia di militanti ecologisti - tra cui la giovane paladina dell'ambiente Greta Thunberg - che si opponevano all'espansione di una grande miniera di lignite (carbone fossile), il villaggio di Lützerath, nell'ovest della Germania, è stato nei giorni scorsi sgomberato dalla polizia. Nei violenti scontri decine di agenti sono rimasti feriti.
Pictet, ricordano gli attivisti, fa parte della Glasgow Financial Alliance for Net Zero, una coalizione di istituzioni finanziarie teoricamente impegnate nella transizione dell'economia mondiale verso emissioni nette zero. La richiesta presentata è quindi di votare contro ogni politica di espansione alle future assemblee delle imprese fossili di cui è azionista.