Ancora una volta le vittime sono persone anziane
ZUGO - A convincerla probabilmente è stata quella voce piangente all'altro capo del telefono: stavolta i soliti malfattori hanno orchestrato il solito raggiro dell'incidente a un famigliare introducendo un ulteriore elemento di drammaticità, facendo cadere nel tranello una anziana signora di 81 anni.
A riferirlo è la Polizia cantonale di Zugo. Gli agenti si sono trovati di fronte l'ennesima testimonianza di una truffa sempre più praticata e che spesso coinvolge le persone più fragili e indifese.
Teatro dell'ennesima "scorribanda" delinquenziale telefonica la città di Zugo. A casa dell'anziana signora squilla il telefono: all'altro capo una voce di donna che dice di essere della polizia. Racconta di un incidente occorso a suo nipote. Un racconto shock fatto di dettagli drammatici cui si è aggiunge il pianto (finto) dell'altrettanto finto nipote trae in inganno la donna che - per evitare conseguenze serie al proprio famigliare - fa quello che il falso agente di polizia ha indicato: pagare 33mila franchi.
La donna - non avendo la totale disponibilità di denaro contante - in una borsa infila anche tutti gli averi in gioielli che ha in casa. S'incontra con un emissario mandato dalla finta poliziotta e consegna la borsa. Scoprirà qualche ora dopo che il nipote però sta bene e gode di buona salute.
Passa un giorno e la storia si ripete, stavolta nel comune di Baar. Stavolta si cambia grado di parentela: non è un nipote coinvolto in un incidente, ma la figlia di una signora 87enne.
Stessa trama, stesso tono drammatico del racconto, stessa richiesta: stavolta si sale con il prezzo e i malviventi se ne andranno via con 86mila franchi.
La Polizia continua a diramare comunicati riguardo a questo genere di truffe, ma troppi anziani purtroppo cadono ancora nella rete di malversazioni messe in atto da gente senza scrupoli.