L'omicida di Valentina Tarallo, la ricercatrice torinese uccisa a Ginevra nell'aprile del 2016, è finito agli arresti.
GINEVRA - L'hanno arrestato alla periferia di Dakar. Il principale indiziato di avere massacrato e ucciso a sprangate nella sua casa givevrina la giovane ricercatrice Valentina Tarallo, è stato ammanettato giovedì 30 marzo e condotto in carcere.
Su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale delle autorità svizzere spiccato dalla procuratrice Séverine Stalder. L'uomo, che all'epoca dei fatti aveva 36 anni, si chiama Djiby Ba e sarà processato in Senegal visto che non potrà essere estradato.
Descritto come un soggetto violento, l'uomo (che ha anche la cittadinanza italiana) era in fuga dai giorni seguenti il delitto: per sfuggire agli investigatori avrebbe usato diverse identità. L'Interpol però era riuscito a localizzarlo in Senegal già nel 2020, dove però aveva poi fatto perdere le proprie tracce.
La svolta la scorsa settimana quando i poliziotti lo hanno nuovamente intercettato e arrestato.
Le indagini avrebbero dimostrato che - contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato - non si era trattata di una rapina finita male ma di un omicidio scatenato dal rifiuto di lei di tornare insieme all'uomo: i due sembra avessero infatti una relazione.