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SAN GALLOTre morti dopo lo schianto: conducente condannata a quattro anni

08.06.23 - 17:43
Oggi 21enne, è stata giudicata colpevole di omicidio colposo, lesioni gravi e infrazione grave alla legge sulla circolazione stradale.
POLIZIA CANTONALE SAN GALLO
Fonte Ats
Tre morti dopo lo schianto: conducente condannata a quattro anni
Oggi 21enne, è stata giudicata colpevole di omicidio colposo, lesioni gravi e infrazione grave alla legge sulla circolazione stradale.

FLAWIL - Un incidente automobilistico dai risvolti tragici è costato alla conducente una condanna a una pena detentiva di quattro anni. Fatale per tre persone, la collisione dell'auto della 21enne svizzera contro una barriera di sicurezza si è verificata il 15 aprile dell'anno scorso a Niederuzwil (SG).

È stato un venerdì sera decisamente nero quello in cui a pagare le conseguenza di una guida a una velocità nettamente superiore a quella prevista dalla legge - oltre 160 km/h laddove il limite è di 50 - con la vita sono stati tre dei cinque passeggeri a bordo dell'auto guidata dalla giovane donna. Un'altra persona all'interno della vettura ha riportato gravi ferite.

Nei confronti della conducente, il tribunale distrettuale di Wil (SG) si è pronunciato quest'oggi: è stata ritenuta colpevole di omicidio colposo, lesioni gravi e infrazione grave alla legge sulla circolazione stradale.

Durante il processo, l'accusa ha ricordato che la 21enne circolava con una concentrazione di alcol nel sangue dell'1,03 per mille almeno. Lo stato di ebrietà non è servito da deterrente per l'imputata che, singhiozzando, ha detto di non riuscire a capacitarsi dell'accaduto e di aver guidato in modo scriteriato per «voler dimostrare di saper guidare bene», convinta di essere nel pieno delle facoltà nonostante avesse alzato parecchio il gomito.

Il ministero pubblico ha aggiunto che i testimoni accorsi sulla scena dell'incidente hanno dovuto assistere a «immagini di distruzione e di morte» e ha chiesto, nei confronti dell'allora 20enne, una pena detentiva di 4 anni per omicidio colposo e lesioni gravi.

All'imputata è stata inoltre comminata una pena pecuniaria di 30 aliquote giornaliere di 70 franchi. È anche tenuta a pagare un risarcimento per il dolore e la sofferenza recati alle famiglie delle vittime e della superstite. L'importo sarà determinato in sede civile, ha dichiarato il presidente del tribunale.

Dal canto suo, la difesa aveva ritenuto l'episodio frutto di «un'imprudenza giovanile da parte di tutto il gruppo» e aveva chiesto una pena massima di 15 mesi di detenzione con la condizionale.

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