Squestrati 692 invii. All'interno soprattutto medicinali: circa un terzo erano induttori dell'erezione
BERNA - Visto il forte aumento di ordini su piattaforme online estere, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha eseguito un controllo mirato nell'agglomerato di Zurigo. Sono stati scoperti farmaci non ammessi, marchi contraffatti e armi.
La verifica si è concentrata su beni vietati all'importazione e potenzialmente pericolosi, precisa l'UDSC in una nota odierna, aggiungendo che complessivamente sono stati sequestrati 692 invii. Al primo posto ce n'erano 241 contenenti farmaci, di cui circa un terzo induttori dell'erezione.
Sono stati individuati anche 188 invii contenenti presunte contraffazioni, le quali sono state trasmesse ai rispettivi titolari dei marchi ai fini di una valutazione. Sono state pure sequestrate 79 armi all'interno di 61 diversi pacchi. Si trattava in primo luogo di kubotan (strumento per l'autodifesa a forma di penna), imitazioni di armi e coltelli, ma anche di pistole, prosegue l'UDSC.
Sono stati poi sequestrati 51 invii contenenti stupefacenti, 45 con 71 puntatori laser e 43 invii con 54 apparecchi non conformi o che causano interferenze di frequenza. Nel complesso, la gamma dei sequestri è stata molto ampia, riguardando ad esempio anche rilevatori di radar, prodotti dopanti o persino, nel settore della conservazione delle specie, olio di fegato di squalo.
Gli invii di medicamenti non ammessi provenivano in primo luogo da India e Cina nonché dalla Germania quale Paese di passaggio, mentre quelli contenenti contraffazioni di marchi, armi, puntatori laser e apparecchi non conformi o che causano interferenze di frequenza provenivano dalla Cina. I pacchi con stupefacenti avevano origine da Paesi diversi.
In caso di sequestro, armi e stupefacenti sono segnalati alle autorità cantonali di perseguimento penale, i puntatori laser all'Ufficio federale alla sanità pubblica (UFSP), mentre i casi riguardanti farmaci e prodotti dopanti vengono affidati a Swissmedic o a Swiss Sport Integrity. Gli apparecchi non conformi o che causano interferenze di frequenza vengono invece trasmessi all'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). In seguito l'autorità competente decide come procedere, se con multe e/o procedimenti penali.