Il parere dell'esperto scientifico sul bimbo reso tetraplegico da un'aggressione
SION - L'indagine sull'aggressione subita dal piccolo Luca a Veysonnaz (VS) nell'inverno 2002 potrebbe ripartire da zero. Un esperto italiano designato dalla famiglia scagiona il cane che accompagnava il bimbo e afferma che quest'ultimo è stato vittima di un'aggressione umana. L'avvocato del ragazzo, rimasto tetraplegico e cieco, si rivolgerà alla giustizia italiana.
Determinate lesioni sono totalmente incompatibili con l'aggressione da parte di un cane, ha affermato l'inquirente ed esperto scientifico Luciano Garofalo ieri sera al telegiornale della Televisione romanda. Un cane non è in grado di provocare contusioni o fratture. "Siamo convinti che Luca abbia subito un'aggressione da parte di altre persone".
Nino Marazzita, avvocato della famiglia, consegnerà il rapporto dell'esperto, nonché l'intero fascicolo riguardante la vicenda al ministro italiano della giustizia, che può decidere di chiedere al Tribunale di Roma di aprire un'inchiesta. In questo caso - ha precisato Garofalo - l'indagine ripartirebbe da zero, con l'invìo di una commissione rogatoria da parte italiana.
La scienza ha fatto progressi in questi ultimi anni, sottolinea l'esperto, secondo cui "occorre partire dagli elementi a disposizione per ricostruire la dinamica della vicenda".
Dopo aver archiviato il caso attribuendo l'intera responsabilità dell'accaduto al cane della famiglia, la magistratura vallesana ha riaperto il caso un anno fa. L'intervento di terze persone non è finora stato dimostrato.