Il suo successore al Dipartimento federale dell'economia dovrà riallacciare il dialogo con i contadini e definire la futura politica agricola della Confederazione
BERNA - L'agricoltura è stata una spina nel fianco per Johann Schneider-Ammann alla fine del suo mandato. Il suo successore al Dipartimento federale dell'economia dovrà riallacciare il dialogo con i contadini e definire la futura politica agricola della Confederazione.
I rapporti fra il consigliere federale PLR e i contadini si sono deteriorati alla fine dello scorso anno. L'Unione svizzera dei contadini (USC) ha perso le staffe quando il bernese ha annunciato di voler ridurre le protezioni doganali e intensificare gli accordi di libero scambio.
Secondo i contadini i futuri accordi di liberi scambio non vanno inglobati nella politica agricola della Confederazione. In giugno il Parlamento ha rinviato il dossier al Consiglio Federale, su pressione del Nazionale. Il tempo però stringe e il messaggio deve essere sottoposto alle Camere nell'estate del 2019 per entrare in vigore 2022. Un compito che spetterà al futuro capo del Dipartimento federale dell'economia.
Ci sono stati anche altri motivi di tensione fra Schneider-Amman e il mondo agricolo, come ad esempio la riforma dell'istituto di ricerca Agroscope. Il Consiglio federale propone di centralizzare a Posieux (FR) l'istituto attualmente suddiviso in diversi cantoni (in Ticino esiste una stazione a Cadenazzo) e di tagliare del 20% il budget. L'USC teme la soppressione di 600 impieghi e ha stigmatizzato la mancanza di concertazione con gli ambienti interessati.
Il successore del bernese dovrà anche impegnarsi per evitare nuove tensioni nel settore dell'esportazione di armi, sottoposta da autorizzazione da parte del Segretariato di Stato all'economia.
Per quanto riguarda la ricerca, la Svizzera è stata reintegrata nel programma europeo Horizon 2020, grazie agli sforzi di Johann Schneider-Ammann. La situazione dell'economia elvetica è costantemente migliorata lo scorso anno e ormai non si parla più di franco forte, anche se il contesto rimane fragile.