Il Consiglio federale raccomanda di respingere il testo che vuole vietare ogni forma di pubblicità per prodotti del tabacco rivolta ai giovani
BERNA - L'iniziativa popolare che vuole vietare ogni forma di pubblicità per i prodotti del tabacco rivolta ai minorenni «si spinge troppo lontano». Per questo motivo il Consiglio federale raccomanda di respingere il testo "Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco", lanciato da organizzazioni giovanili e per la tutela della salute.
Pur respingendo l'iniziativa popolare, che ha raccolto 109'969 firme valide, il Governo è favorevole a una limitazione più estesa della pubblicità in questo ambito e si impegnerà in sede parlamentare per una maggiore protezione dei minori dai pericoli del tabacco, indica una nota governativa odierna.
Depositata lo scorso 12 settembre, l'iniziativa chiede di integrare l'articolo 41 capoverso 1 con la lettera g della Costituzione federale ("Obiettivi sociali") affinché, a complemento della responsabilità e dell'iniziativa private, Confederazione e Cantoni si adoperino a promuovere anche la salute di fanciulli e adolescenti.
L'articolo 118 della Carta fondamentale ("Protezione della salute") andrebbe completato al capoverso 2 lettera b con l'obbligo imposto alla Confederazione di vietare «in particolare ogni forma di pubblicità per i prodotti del tabacco che raggiunge fanciulli e adolescenti».
Il Consiglio federale respinge in particolare un divieto di questa portata. Il Governo ricorda che già nel 2015 si era dichiarato favorevole a divieti di pubblicità più restrittivi nel quadro del suo primo disegno di legge sui prodotti del tabacco, bocciato però dal Parlamento.
Nel novembre del 2018 ha quindi adottato un secondo disegno che non conteneva quasi nessuna limitazione, come auspicato dal Parlamento. Nel settembre scorso, il Consiglio degli Stati ha deciso diversi inasprimenti nel campo della pubblicità, accolti favorevolmente dal Consiglio federale. Queste misure, secondo l'esecutivo, rafforzano la protezione dei più giovani e consentono di ratificare la Convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità per la lotta al tabagismo, entrata in vigore nel 2005, un obiettivo a lungo perseguito dal Governo.
Nei prossimi dibattiti parlamentari il Consiglio federale si impegnerà ulteriormente in tal senso, «per esempio vietando la pubblicità del tabacco al cinema o sui manifesti». Divieti di questo tipo sono già previsti in alcuni Cantoni. L'obiettivo dell'esecutivo è di «elaborare un progetto di legge che risponda ampiamente alla richiesta dell'iniziativa. In questo modo si potrà rinunciare a un controprogetto indiretto», conclude la nota.