È quanto conferma l'ecologista zurighese Balthasar Glättli, unico candidato in lizza per la presidenza del partito
BERNA - I Verdi, che oggi tengono la loro assemblea dei delegati online, non hanno rinunciato al loro progetto di avere un seggio in Consiglio federale. Lo ha ribadito in un'intervista ai media l'unico candidato in lizza per la presidenza del partito, Balthasar Glättli.
«Valuteremo le nostre chance in ogni occasione che si presenta», ha dichiarato il consigliere nazionale ecologista zurighese.
«Dobbiamo essere pronti se qualcuno si ritira, anche se dubito che vi sia una vacanza durante questa legislatura», ha sottolineato Glättli al quotidiano romando Le Temps e ai giornali svizzerotedeschi del gruppo Tamedia.
Per questo motivo, a suo avviso, il partito deve elaborare «bozze con scenari diversi e preparare vari candidati». Se ai media Glättli afferma di non ambire al posto in Governo, spera comunque di «essere il presidente verde che insedierà il primo o la prima consigliera federale ecologista».
L'ex capogruppo dei Verdi in Parlamento respinge al mittente l'accusa che la sua formazione sia diventata come gli altri. «Dobbiamo distinguere l'attività parlamentare e l'anima del partito. Il nostro obiettivo non è quello di far passare la legge sul CO2, ma di uscire dalle energie fossili (...) come forza parlamentare, invece, dobbiamo agire passo dopo passo».
Röstigraben del Covid-19 - Il 48enne zurighese teme che la crisi legata al coronavirus faccia perdere «da cinque a dieci anni» alla causa climatica. «Dobbiamo fare tutto il possibile politicamente per evitare che investimenti vengano fatti nella direzione sbagliata. Se la nostra terra fosse un'impresa, allora tutti correrebbero per salvarla», ha spiegato.
Glättli teme inoltre che il Covid-19, che ha colpito molto di più la memoria collettiva della Svizzera latina, allontani romandi e svizzero-tedeschi. Quale abitante di una regione della Svizzera tedesca, «non conosco nessuno che abbia avuto il Covid-19», ha aggiunto. Secondo Glättli, «chi non ha discusso con romandi o ticinesi, ha capito in misura minore le decisioni del Consiglio federale».
Il rinnovo della presidenza dei Verdi avrebbe dovuto aver luogo a fine marzo, ma è stato rinviato a causa delle misure di restrizione legate alla pandemia del coronavirus. Si terrà oggi nel corso di un'assemblea dei delegati online.