In esame due iniziative popolari che mirano a ridurre l'uso dei prodotti in agricoltura
BERNA - Riprendono oggi pomeriggio i dibattiti alle Camere federali, col Nazionale che anche questo lunedì dovrebbe sedere fino alle 21.45 (dalle 14.30). La Legge Covid-19 è il tema principale alla Camera del popolo.
Tale dossier va liquidato entro la fine di questa sessione affinché le disposizioni invi contenute possano entrare in vigore in tempi brevissimi. La normativa è comunque soggetta a referendum.
La legge Covid-19 contiene tutta una serie di disposizioni raggruppate in 14 articoli destinate a prolungare diverse disposizioni stabilite dal Consiglio federale durante il periodo acuto della pandemia facendo ricorso al diritto d'urgenza. Poiché simili prescrizioni scadono dopo 6 mesi dall'adozione è necessaria una base legale.
Legge Covid, divergenze importanti - Il dossier, già affrontato la settimana scorsa dai due rami del parlamento, ritorna alla Camera del popolo per le divergenze, che non mancheranno di far discutere. Gli Stati hanno infatti apportato diversi ritocchi al progetto, dimostrandosi, in taluni casi, meno generosi per quanto riguarda il sostegno ai lavoratori in difficoltà a causa del coronavirus e a taluni settori economici.
I "senatori", per esempio, pur essendo d'accordo col principio che il Consiglio federale debba consultare i Cantoni prima di adottare decisioni per lottare contro il coronavirus che interessano le loro competenze, ha respinto l'idea di associare anche le organizzazioni mantello dei partner sociali, le associazioni dei comuni e delle città. A livello di cultura, ha stabilito un sostegno di 80 milioni invece di 100 milioni votati dal Nazionale.
Diversamente dalla camera del popolo, gli Stati non vogliono che gli indipendenti possano beneficiare delle indennità per perdita di guadagno in caso di stop alle attività. Ciò vale anche per i lavoratori su chiamata, con contratto a tempo determinato, alle dipendenze di un'agenzia di lavoro interinale e gli apprendisti.
Uso pesticidi va limitato - Il programma del Consiglio degli Stati (15.15-20.00) prevede in entrata temi di carattere ambientale. I "senatori" dovranno esaminare due iniziative popolari che mirano a ridurre l'uso di pesticidi in agricoltura e preservare le risorse naturali, in primis l'acqua.
A tale proposito, la commissione preparatoria ha elaborato un progetto per limitare del 50% entro il 2027 i rischi legati ai prodotti fitosanitari. La riforma deve regolamentare in modo più severo l'uso dei pesticidi e ridurre considerevolmente i rischi per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente.
La commissione è convinta che queste aggiunte alla legge sulla protezione delle acque adempiano le richieste centrali delle due iniziative popolari, ossia "Acqua potabile pulita e cibo sano - No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici" e "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici".
Iniziative da respingere - La Commissione, forte del suo progetto, raccomanda al plenum di respingere le due iniziative popolari. Il Consiglio nazionale aveva bocciato i due testi nel giugno scorso, perché a suo avviso le due proposte di modifica costituzionale si spingevano troppo lontano e sarebbero di difficile attuazione.
Gli Stati dovranno anche trattare una mozione di commissione con la quale ci si prefigge di lanciare un'iniziativa per la ricerca e la selezione allo scopo di ridurre i rischi in relazione all'uso di prodotti fitosanitari, sviluppare alternative al loro impiego e selezionare specie più resistenti.