L'assemblea del partito, riunitasi oggi, raccomanda (ovviamente) l'approvazione della Legge sul CO2 e sul Covid-19.
I delegati avevano già detto sì in febbraio all'iniziativa popolare "Acqua potabile pulita e cibo sano" e lasciato libertà di voto sull'iniziativa "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici".
BERNA - I delegati del partito dei Verdi liberali (PVL), riuniti oggi in assemblea on line, hanno definito le loro raccomandazioni in vista delle votazioni federali del prossimo 13 giugno. Auspicano un sì alle leggi sul CO2 e sul Covid-19 e una bocciatura di quella sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT).
Avevano già detto sì in febbraio all'iniziativa popolare "Acqua potabile pulita e cibo sano - No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici" e lasciato libertà di voto sull'iniziativa "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici".
Il sostegno alla Legge federale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (Legge sul CO2) è stato pressoché unanime: 116 voti a favore e uno contrario. La norma è un importante passo intermedio verso una Svizzera neutra dal punto di vista climatico, e altri devono seguire, afferma il PVL in un comunicato diramato al termine dell'assemblea. "Se attuata correttamente, questa legge offre una grande opportunità per la nostra economia e la nostra società", sostiene la consigliera nazionale Isabelle Chevalley (VD), citata nella nota.
Sì - con 156 voti a favore e 3 contrari - anche alla Legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio federale volte a far fronte all'epidemia di COVID-19 (Legge COVID-19), considerata particolarmente necessaria per sostenere le imprese e gli indipendenti colpiti economicamente dalla pandemia. Un rifiuto della norma metterebbe in pericolo le misure di sostegno e creerebbe incertezza giuridica.
Con un voto quasi altrettanto netto - 148 contro 11 - i delegati hanno invece bocciato la MPT. Con la norma il principio della presunzione d'innocenza sarebbe semplicemente abolito, come pure quello della separazione dei poteri, poiché le misure coercitive possono essere ordinate dalla polizia senza prove, scrive il PVL. Inoltre la legge viola la Convenzione sui diritti del fanciullo, viste le misure pesanti che possono essere imposte ai bambini a partire da 12 anni.