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SVIZZERAUn ticinese come presidente, 24 anni dopo

08.12.21 - 12:08
Ignazio Cassis è stato eletto alla presidenza della Confederazione con 156 voti. Il suo vice sarà Alain Berset.
Keystone
Un ticinese come presidente, 24 anni dopo
Ignazio Cassis è stato eletto alla presidenza della Confederazione con 156 voti. Il suo vice sarà Alain Berset.
L'ultimo ticinese a ricoprire la carica era stato Flavio Cotti nel 1998. Prima di lui solo Nello Celio, Enrico Celio e Giuseppe Motta.

BERNA - Le due Camere del Parlamento si sono riunite oggi per eleggere il presidente della Confederazione del 2022. Una carica che secondo la rotazione all'interno dei membri del Consiglio federale spettava a Ignazio Cassis, che infatti è stato eletto con 156 voti su 197. Il ticinese sarà dunque il "primus inter pares" elvetico: non avrà poteri particolari, ma dirigerà i lavori dell'esecutivo e avrà un ruolo di rappresentanza della Svizzera all'estero.

Meno bene rispetto a Parmelin - L'esito della votazione dell'Assemblea federale era scontato, ma il numero di voti raccolti dal ticinese rappresenta una sorta di "indice di gradimento" vis-à-vis dei parlamentari. Lo scorso anno Guy Parmelin era stato plebiscitato con 188 voti, mentre nel 2011 Micheline Calmy-Rey aveva ottenuto solamente 106 preferenze (peggior risultato di tutti i tempi). Se confrontato con quello ottenuto del suo predecessore, il risultato di Cassis non è quindi particolarmente brillante.

Il primo presidente sottocenerino - Cassis è il quinto ticinese - il primo sottocenerino - a diventare presidente della Confederazione. L'ultimo era stato Flavio Cotti, carica che il locarnese ricoprì per ben due volte: nel 1991 e nel 1998, quando era a capo della diplomazia elvetica, esattamente come Ignazio Cassis che guida il Dipartimento federale degli affari esteri dal 2017, anno della sua elezione in Consiglio federale.

Il quinto presidente ticinese - Prima di Cotti e Cassis avevano assunto la carica Nello Celio nel 1972, Enrico Celio nel 1943 e nel 1948, Giuseppe Motta nel 1915, 1920, 1927, 1932 e nel 1937. Giuseppe Lepori fu vicepresidente nel 1959 ma lasciò il governo alla fine di quell'anno per motivi di salute. Due sono invece i consiglieri federali ticinesi che non hanno mai assunto né la carica di presidente della Confederazione né quella di vicepresidente. Si tratta di Stefano Franscini e di Giovanni Battista Pioda.

Le congratulazioni dal Ticino - Il Ticino, ma tutta la Svizzera italiana, aspettava questo momento da anni, dunque. Non a caso a Berna erano presenti anche tre consiglieri di Stato (Christian Vitta, Manuele Bertoli e Norman Gobbi), nonché il presidente del Gran Consiglio Nicola Pini. «La prestigiosa elezione conferma l’attenzione dell’Assemblea federale verso le diverse componenti culturali e linguistiche del Paese», ha commentato il Governo ticinese in una nota, esprimendo soddisfazione a nome di tutta la popolazione ticinese. A causa della pandemia, i festeggiamenti previsti a Bellinzona il 16 dicembre sono stati annullati e rinviati a tempi migliori.

PLRT in festa - Quella odierna è evidentemente una giornata di festa anche per il Partito liberale radicale ticinese (PLRT), che sottolinea come l'elezione di Cassis rappresenti un'occasione eccezionale per il Ticino e la Svizzera italiana anche sul piano internazionale.: «L’anno presidenziale di Ignazio Cassis offrirà un palcoscenico importante alla Svizzera e ai suoi valori fondanti, tra cui la sensibilità federalista per la preziosa eterogeneità del Paese. Un’occasione imperdibile per il nostro Cantone e per tutta la Svizzera italiana».

La vicepresidenza a Berset - Senza sorprese è stata anche l'elezione del vicepresidente della Confederazione Alain Berset, che ha ottenuto 158 voti su 204 schede valide. Ha ricevuto voti anche Viola Amherd (26). Sul risultato hanno sicuramente pesato i lunghi mesi di pandemia, che hanno visto il ministro della sanità costantemente sotto i riflettori. Nel 2023, Berset diventerà così per la seconda volta presidente. La prima fu nel 2018.

L'esito dello scrutinio:

Schede distribuite: 237
Schede rientrate: 237
Schede bianche: 36
Schede nulle: 4
Schede valide: 197
Maggioranza assoluta: 99

Ignazio Cassis è eletto presidente della Confederazione con 156 voti. Hanno ricevuto voti: Karin Keller-Sutter 14, Alain Berset 11, voti sparsi 16.

 
 

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COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
Perchè non dargli credito? Libero da certe briglie potrebbe ora proporre maggiormente le sue idee e progetti. Finora non ha mai avuto grande collaborazione all'interno del CF. Sarebbe forse giunto il momento di far cessare la cacofonia delle dichiarazioni dei consiglieri federali, spesso in crassa contraddizione tra di loro. Sono evidenti gli sforzi per cercare di convincere i cittadini che loro vanno d'accordo, ma fatica inutile.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Ciao vulpus, sono concorde. Spesso Cassis viene paragonato a dei consiglieri federali del passato attribuendogli poca capacità. Personalmente molti nomi coinvolti per fare un paragone nemmeno li conosco visto che nel migliore dei casi a quell'epoca ero ancora nel ciclo delle scuole dell'obbligo. Cassis non spicca né in positivo né in negativo, semplicemente porta avanti quasi per inerzia i propri compiti (un po' come gli altri). Sommata a questa situazione si è trovato fra le mani qualche incarto scomodo e fatto male (accordo quadro per esempio). Diciamo che pure gli altri non sono mai emersi più di tanto per spina dorsale e decisione, difatti lo si nota pure oggi. Auguro il meglio a Cassis, spero abbia successo nel suo compito, perché porterà un vantaggio a tutti. Per chi lo critica qua sotto consiglierei almeno di giustificare le proprie opinioni, magari così eviteranno di fare figuracce.

emib53 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Franscini e Motta, bastano due nomi? Andate ad informarvi prima di parlare di figuracce.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a emib53
Ciao emib, non capisco quale figuraccia abbia fatto. Volendo esser sintetici ho detto che l'onorevole Cassis non spicca dentro a un consiglio federale che non vanta grandi talenti. Gli auguro ancora il meglio e successo nel suo attuale lavoro (dando per sottinteso che il successo a livello lavorativo e non politico, per esempio un accordo fruttuoso per la Svizzera e non un aumento della popolarità perché ha messo una bella maglietta). Apprezzo la tua cultura, però portare dei politici del lontano passato e paragonarli con quelli attuali mi sembra inutile. In tempi diversi, in secoli diversi, non si può fare paragoni. Ho provato a fare un esercizio di confronto con quello che c'è ora, per quanto massimale e non approfondito. Semplicemente la nostra attuale classe politica non mi pare che ci sia qualcuno che emerga, è inutile paragonare le montagne del passato con la pianura attuale.

emib53 3 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Le figuracce erano relative a chi ha commentato, così hai scritto. Vedo che sei d'accordo che i politici ticinesi di oggi non sono motivo di orgoglio cantonale tranne rarissime eccezioni.

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a emib53
Non do molto credito all'attuale classe politica, non penso di averlo mai nascosto. Sono molto preoccupato in particolar modo dagli sviluppi recenti (già in era pre pandemica) dove si particolarmente in Ticino si stava cominciando ad andare verso un becero populismo, fenomeno esistente che io sappia già dai primi 2000 (quando sono nato). Voglio chiarire che non intendo solo le uscite leghiste, ma pure quelle dell'MPS e via dicendo. Mi preoccupa la possibilità d'importare dall'Italia la cultura politica del ''salotto in tele dove ci si grida addosso'' (cosa che tra l'altro ho cominciato a notare nei dibattiti sul covid o sul PSE).¶ Lo stesso vale anche a livello nazionale, il mio discorso in protezione di Cassis non era inteso verso la persona. Volevo rispondere alle critiche a lui rivolte considerando il fatto che i consiglieri federali attuali non sono di certo elementi di spicco, anzi il scior presidente non stona più di tanto (ciò ovviamente non aggiunge credito).¶ Diciamo che oltre fra i politici ''scarsi'' ci becchiamo elementi che gridano in piazza, cambiano opinione in base alla corrente e che stanno molto lontane dalle responsabilità. Spero ci sia un cambio di paradigma, altrimenti selezionare i prossimi consiglieri a Berna sarà difficile. Malgrado ciò resto positivo, ogni tanto pure la politica mi da qualche soddisfazione. Suppongo che se dovessimo misurare il nostro apprezzamento della classe politica, probabilmente ce la giocheremmo fino ai rigori ;-))

emib53 3 anni fa su tio
Cosa pensare leggendo i nomi dei consiglieri federali ticinesi in ordine cronologico?

Dalu 3 anni fa su tio
Finalmente! Dopo 24 anni un ticinese… ma anche no

M70 3 anni fa su tio
che dio ci aiuti! al peggio non c'è mai fine

Gianair 3 anni fa su tio
Bello poter commentare questi articoli inutili ...invece di altri in cui il dibattito sarebbe molto più interessante. Comunque complimenti ai due, proprio azzeccata la coppia!

seo56 3 anni fa su tio
🤐🤐🤐🤐🤐
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