Secondo il presidente dei Verdi le energie fossili «distruggono ambiente, democrazia e diritti umani».
Balthasar Glättli ha parlato oggi durante l'assemblea dei delegati del partito svoltasi nel canton Glarona.
BERNA - La politica climatica è una politica di pace. Le energie fossili non solo distruggono l'ambiente, ma anche la democrazia e i diritti umani. È quanto ha affermato oggi il presidente dei Verdi Balthasar Glättli nel corso dell'assemblea dei delegati del partito a Ziegelbrücke (GL), traendo spunto dalla guerra in Ucraina. Via libera al lancio di un'iniziativa per un fondo climatico.
Gas e petrolio sono una maledizione per le popolazioni dei paesi produttori, perché i proventi della loro vendita vanno a dittatori e oligarchi, ha aggiunto Glättli, sottolineando che l'ecologia e la pace vanno di pari passo.
Il presidente dei Verdi ha chiesto un boicottaggio del gas russo da parte della Svizzera e forti sanzioni contro Vladimir Putin e il suo entourage. L'80% delle transazioni di materie prime degli oligarchi russi passa dalla Svizzera, ha ricordato, facendo notare che da anni la sezione cantonale dei Verdi di Zugo, per esempio, lo ripete.
I delegati hanno anche osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'invasione russa dell'Ucraina. Prima, Glättli si è rivolto in ucraino alle popolazioni delle zone di guerra affermando: «Siamo solidali con il popolo ucraino. Nessuna guerra! Nessuna oppressione!».
Iniziativa per un fondo climatico - I Verdi chiedono una svolta nella politica energetica attraverso, tra le altre cose, un fondo per il clima. I delegati hanno approvato oggi il lancio di un'iniziativa in questo senso. Il testo è sostenuto anche dal PS. Dopo il rifiuto in votazione della legge sul CO2 a giugno, i due partiti avevano inizialmente pensato di muoversi separatamente, per poi unire le forze.
L'iniziativa mira a creare un fondo che permetta di finanziare progetti pubblici e di concedere prestiti a privati per soluzioni volte a proteggere l'ambiente. La Confederazione dovrebbe investire ogni anno nella trasformazione ecologica del Paese tra lo 0,5 e l'1% del prodotto interno lordo (PIL), cioè tra circa 3,5 e 7 miliardi di franchi.