Tragitto da incubo per gli studenti ticinesi diretti oltre Gottardo, ieri sera
BELLINZONA/ZURIGO - Un viaggio da incubo, stretti gli uni contro gli altri, in piedi o seduti per terra: chi leggeva, chi mangiava o dormiva. Il treno Lugano-Zurigo delle 19.40 di ieri era sovraffollato più del solito. Al rientro dal ponte del 1 maggio, studenti e lavoratori diretti oltre Gottardo si sono ritrovati ammassati in vagoni strapieni «senza la speranza di trovare un posto a sedere» racconta uno di loro.
Strapiena anche la prima classe - «Anche a Pasqua e a Natale si erano viste scene simili, ma questa volta si è davvero passato il segno» protesta Andrea, 26 anni, bellinzonese impiegato in un'azienda a Zurigo. «A seguito delle lamentele il capotreno ci ha fatti passare in prima classe, dove c'era del posto, ma anche quella si è riempita rapidamente di gente costretta a stare in piedi».
Colpa di Alptransit? - Solo ad Arth-Goldau la situazione si è fatta più sostenibile, con il deflusso di alcuni passeggeri diretti a Basilea. Comunque il malcontento resta grande: con l'apertura di Alptransit, lamentano i pendolari «speravamo che il problema migliorasse, invece è peggiorato». In effetti, fanno sapere dalle Ffs, «con l’apertura della Galleria di base del San Gottardo si è registrato un incremento di circa il 30% di passeggeri sui treni, di conseguenza questi registrano un’occupazione maggiore».
Ffs «rammaricate» - Le Ferrovie si dicono comunque «rammaricate» e «si stanno adoperando affinché il comfort dei passeggeri possa migliorare nei weekend a venire» spiega il portavoce Patrick Walser. L'offerta dei treni da Sud a Nord, precisa Walser, è già stata aumentata la domenica «con l’introduzione di due treni supplementari da Lugano, alle 19.11 e alle 19.40. Da questo punto di vista le FFS non ritengono che la situazione sia peggiorata». Il consiglio? «Utilizzare i collegamenti alternativi proposti».