I tre autori principali rischiano una pena superiore ai cinque anni
LUGANO - Rischiano una pena superiore ai cinque anni i tre uomini finiti sotto inchiesta in seguito all’accoltellamento avvenuto il 21 ottobre scorso al Quartiere Maghetti. Lo riporta la Rsi.
Il procuratore pubblico Antonio Perugini ha trasmesso oggi alle parti l’atto d’accusa. Il 23enne svizzero di origine serba, il cubano di 25 anni e il 23enne boliviano sono accusati di tentato omicidio, rissa, lesioni gravi e infrazione alla legge federale sulle armi.
L’accoltellamento fu il culmine di una spedizione punitiva. Il 14 ottobre il fratello del 23enne svizzero d’origine serba era stato picchiato da un gruppo di albanesi nel centro di Lugano. Il weekend successivo il 2eenne, un colombiano di 45 anni, un boliviano di 23 anni e un cubano 25enne, è partita da Chiasso per vendicare il pestaggio. I due gruppi rivali si sono incontrati davanti al Maghetti. In quell’occasione il boliviano aveva portato con sé una pistola.