Il Consiglio federale ha invitato il Parlamento a respingere la mozione di Quadri: «I collegamenti ferroviari dal Ticino con l'aeroporto milanese dovrebbero migliorare notevolmente con il tempo»
BERNA - Non è il caso, per il momento almeno, di prolungare dopo il 2018 le attuali concessioni per gli autobus Ticino-Malpensa. Ne è convinto il Consiglio federale che invita il Parlamento a respingere una mozione del consigliere nazionale Lorenzo Quadri, sostenendo che i collegamenti ferroviari dal Ticino con l'aeroporto milanese dovrebbero migliorare notevolmente nel frattempo.
Quadri giustifica una proroga con i ritardi e i contrattempi che riguardano l'attuale collegamento ferroviario Mendrisio-Varese. Il collegamento su binario con Malpensa, inoltre, è diretto solo dal Mendrisiotto; da Lugano (e Bellinzona) occorre cambiare treno, aumentando così i rischi di ritardi, oltre che i disagi.
Secondo il deputato della Lega a Berna, anche «nell'improbabile ipotesi in cui non dovessero esserci ritardi e contrattempi, il viaggio da Lugano a Malpensa in treno dura parecchio di più, ed è assai più scomodo, di quello in autobus». Insomma, un'eventuale soppressione delle concessioni avrebbe conseguenze negative per viaggiatori e turisti.
Pur riconoscendo i ritardi e i problemi di collegamento con Lugano e Bellinzona, secondo il governo «i partner coinvolti in Ticino (FFS, TILO, Cantone) e in Lombardia (Regione Lombardia, Trenord e RFI) hanno adottato misure mirate per migliorare la situazione».
Al momento, precisa l'esecutivo, l'esercizio è a cadenza bi-oraria e termina a Mendrisio, ma a partire dal cambio d'orario a dicembre 2018 è prevista la cadenza oraria con treni diretti per Lugano e Bellinzona.
Per quanto attiene al futuro delle concessioni, le imprese di autobus interessate sono libere di presentare all'Ufficio federale dei trasporti una domanda di rinnovo, che le autorità italiane e svizzere esamineranno sulla base delle vigenti disposizioni per il traffico transfrontaliero.