Approvato dal Consiglio di Stato, entrerà in vigore a settembre 2020.
Introduce l'informatica come disciplina obbligatoria e facilita l'approccio alle discipline scientifiche, in vista dell'università.
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato le modifiche del Regolamento delle scuole medie superiori che permetteranno dal prossimo mese di settembre di modificare il curricolo formativo dei licei cantonali. Il nuovo piano orario del liceo è quindi realtà.
Le polemiche - Una decisione che arriva in marzo, in piena emergenza coronavirus e con le scuole chiuse. Ma l'argomento aveva acceso gli animi degli attori coinvolti fino alla fine dello scorso anno. In ottobre il sindacato indipendente studenti e apprendisti (Sisa) aveva criticato le modalità di consultazione con cui il Decs aveva proposto il nuovo piano orario alla comunità scolastica. Ne era seguito un botta e risposta tra il Decs e il Forum delle associazioni e organizzazioni degli insegnanti e della scuola. Questi ultimi lamentavano che i docenti non fossero stati consultati. Il Cantone aveva asserito il contrario, tanto da sollevare dubbi sulla rappresentatività del Forum. Infine a inizio dicembre il Sisa con una petizione chiedeva al Consiglio di Stato di «sospendere l’introduzione del nuovo piano settimanale del liceo, aprire una nuova e più ampia fase di riflessione e dibattito e coinvolgere tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni attive nel mondo della scuola».
Un piano nuovo da settembre - Ma tant'è. Il Consiglio di Stato lo ha approvato e «i licei cantonali saranno pronti per settembre 2020». Il nuovo curricolo liceale partirà da settembre per le sole classi prime e man mano si applicherà ai nuovi allievi. Gli studenti liceali dell’anno scolastico in corso (ad eccezione di quelli che bocceranno il primo anno) continueranno il loro iter formativo sotto l’egida del vecchio piano delle lezioni.
Perché un nuovo piano - La modifica del piano settimanale delle lezioni del liceo - spiega il Decs - risponde da un lato all’introduzione dell’informatica come disciplina obbligatoria (decisa dalla Conferenza dei direttori della pubblica educazione e dalla Commissione svizzera di maturità), dall’altro alla richiesta del Gran Consiglio di rivedere la griglia oraria in modo da facilitare l’approccio alle discipline scientifiche, permettendo un avvicinamento più graduale a queste materie.
Il poker dei principi - I principi attorno ai quali è stata sviluppata la nuova griglia oraria sono quattro: l’attitudine agli studi universitari deve essere garantita dalle discipline fondamentali e non dalle opzioni; l’italiano e la matematica rappresentano le materie portanti della formazione liceale; una dotazione oraria uguale delle opzioni specifiche conferisce loro lo stesso valore formativo e infine il carico settimanale degli allievi non deve superare le 35 ore-lezione.
«Oltre a rispondere alle richieste delle autorità politiche - aggiunge il Decs -, l’operazione permette di correggere alcuni aspetti problematici della griglia oraria attuale: abbandono di ore-lezione settimanali d’insegnamento uniche (una sola ora-lezione a settimana è una dotazione insufficiente per permettere un insegnamento significativo e genera un carico eccessivo sui docenti di queste materie), abolizione delle differenze nell’articolazione del corso delle diverse opzioni specifiche e distribuzione più equilibrata delle ore d’insegnamento dei diversi settori di studio (p.e. concentrazione del blocco delle discipline cosiddette scientifiche nel primo biennio)».
Le principali modifiche decise dal Governo concernono: