Le attività culturali in Ticino sono un lontano ricordo. Ma c'è chi non si arrende: Joel Fioroni direttore del “LUX"
MASSAGNO - Le attività culturali in Ticino sono ormai un lontano ricordo. Tuttavia, anche durante la quarantena, il direttore del “LUX art house”, Joel Fioroni, non cessa di essere operativo. Dopo gli studi presso il CISA (Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive), Joel Fioroni è approdato alla direzione del LUX art house nel 2018. Un giovane entusiasta del suo lavoro che affronta questo periodo, continuando a portare avanti idee e progetti.
Come è giunto alla direzione del LUX art house?
«Nella gestione sono subentrato al CISA, anche se già in precedenza collaboravo con il cinema. Ho rinunciato a due impieghi che mi occupavano al 100% e mi sono buttato in un progetto che ipotizzavo potesse funzionare, ma senza averne la certezza».
Quali sono stati i suoi principali apporti nella gestione del cinema?
«Oltre ai film d’autore, già offerti dalle direzioni precedenti, ho voluto creare una struttura più chiara per quanto riguarda le rassegne. Le innovazioni dal punto di vista dei contenuti non sono state molte, ma abbiamo lavorato sulla comunicazione: integriamo cartaceo e digitale, per raggiungere un target più ampio possibile».
Ha introdotto anche l’organizzazione di eventi esterni?
«Sì, proporre la sala per eventi e meeting, anche aziendali, è stato un grande vettore dal punto di vista economico. Abbiamo introdotto diversi cambiamenti tecnici per rendere lo spazio adatto a qualsiasi tipo di manifestazione: molte aziende e società richiedono servizi simili, anche perché a Lugano le sale in grado di offrire queste prestazioni sono sempre più rare. Negli scorsi mesi i nostri spazi sono stati utilizzati quasi settimanalmente per eventi esterni».
Negli ultimi tempi l’attività del cinema è sempre più vivace. Quali sono state le principali collaborazioni?
«Abbiamo tanta voglia di crescere, di creare e di superarci continuamente. Abbiamo collaborato con il Gruppo Arena, uno dei più importanti in Svizzera per quanto riguarda il settore cinematografico, portando il cinema d’autore anche a Locarno. Recentemente, invece, abbiamo dato origine al progetto “LUX live garden”. L’entusiasmo non manca!».
Come sta vivendo la chiusura dell’attività e la stasi attuale?
«Faccio molta fatica a stare fermo, ma riesco sempre a trovare il modo di essere operativo, pur nel rispetto delle regole. Il momento della chiusura del cinema è stato impegnativo, mi trovavo all’estero e le comunicazioni con il Ticino erano difficili. Non è stato evidente, ma ho potuto contare sul mio team di collaboratori».
Quali sono le “tecniche di sopravvivenza” che avete messo in atto?
«Stiamo offrendo alcuni film in streaming, rimanendo il più possibile attivi per i nostri clienti, che continuano a manifestarci il loro affetto. Sul nostro sito ci sono i film come se fossero in programmazione, con i vari collegamenti per poterli vedere da casa. Alcuni sono gratuiti, per alcuni vi è un prezzo simbolico. È un piccolo aiuto alle sale cinematografiche e alla filiera del cinema svizzero».
Quali sono i vostri programmi per i prossimi mesi?
«Abbiamo preso la decisione di anticipare la pausa estiva, considerandoci chiusi definitivamente fino a settembre, quando ripartiremo con la nuova programmazione cinematografica. Sarà una stagione intensa: oltre alle eventuali restrizioni sanitarie avremo anche un cantiere in corso, il cinema verrà ristrutturato perché i suoi 60 anni si iniziano a sentire!».
Dai film alla ristorazione, e una novità estiva
«Mi piace l’idea di creare e di apportare novità: mi sono trovato bene al “LUX art house” e mi sto trovando bene anche nell’ambito della ristorazione», afferma Joel Fioroni a proposito della sua ultima iniziativa. «Visto il nostro buon lavoro, abbiamo avuto la possibilità di avere in gestione anche il ristorante del Centro Sportivo Valgersa di Savosa, dando vita al progetto “LUX live garden”. L’intenzione è quella di aprire il bar e di creare un ambiente estivo e rilassato, valorizzando lo spazio che si affaccia sulle piscine e sul tramonto: vorremmo renderlo un giardino vivo a tutti gli effetti. Il nostro piano prevedeva anche musica dal vivo, proiezioni all’aperto, serate a tema, ma al momento non sappiamo ancora esattamente se e in che misura potremo concretizzare le nostre idee. In attesa dell’apertura effettiva, abbiamo dato il via al servizio di take away, che sta raccogliendo sempre più consensi».