Una petizione online, indirizzata a Raffaele De Rosa e Giorgio Merlani, chiede di allentare le restrizioni alle visite.
«Stiamo vivendo un'odissea, ma per smuovere le acque serve l'appoggio di tante persone», spiega la promotrice Daniela Lozzi.
LUGANO - A causa dell'emergenza coronavirus, le autorità cantonali hanno emanato delle direttive per le visite ai degenti ospedalieri e agli ospiti delle case anziani. Normative che, nonostante abbiano come obiettivo quello di salvaguardare la salute di una parte della popolazione particolarmente a rischio, non sono state accolte da tutti in modo positivo. Già nelle scorse settimane abbiamo riferito di famigliari preoccupati a causa dell'isolamento a cui sono sottoposti i loro cari (vedi articoli correlati).
Ora c'è chi ha deciso di attivarsi e di lanciare una petizione online per chiedere di allentare queste restrizioni e d'introdurre sostanziali deroghe per le persone particolarmente vulnerabili o in fin di vita. «Stiamo vivendo un’odissea e vogliamo provare a smuovere le acque ma questo è possibile solo con l’approvazione di tante persone», spiega la promotrice Daniela Lozzi. Le firme verranno poi indirizzate al direttore del DSS Raffaele De Rosa e al Medico cantonale Giorgio Merlani.
«Riteniamo - prosegue - che la situazione attuale della pandemia non giustifichi più delle restrizioni così limitanti per poter visitare i nostri malati e anziani». La promotrice lamenta in particolare che non vengano fatte distinzioni fra malati gravi e malati lievi, tra anziani e giovani, tra persone con handicap gravi o no: «Tutti nello stesso calderone di totale abbandono». Inoltre viene fatto notare come in altri cantoni, confrontati con dati ben più allarmanti di quelli ticinesi, non vigono restrizioni così severe per le visite.