Gobbi: «Impensabile passare la patata bollente a noi». Sommaruga: «Stiamo cercando di trovare soluzioni».
Marco Romano si sfoga su Twitter: «Decisione unilaterale e idiota». L'assessore lombardo Terzi: «Pasticcio burocratico».
LUGANO - L'annuncio che i treni si fermeranno a Chiasso e non proseguiranno è stato un fulmine a ciel sereno. Nessuno se lo aspettava e la notizia sta causando parecchio scompiglio tra i viaggiatori. Tra i frontalieri soprattutto, ma anche tra gli italiani che abitano in Svizzera e tra i ticinesi che hanno affetti e interessi in Italia. Durante la conferenza stampa che si è tenuta in serata a Berna, la presidente del Governo Simonetta Sommaruga, è stata interrogata proprio su questo tema e ha fatto capire che anche il Consiglio federale non è stato informato della decisione. «Non ne abbiamo parlato oggi in Consiglio federale – ha spiegato Sommaruga – ma le FFS sono in costante contatto con Trenitalia, così come noi con le autorità italiane. Ieri ho sentito Gobbi e stiamo cercando di trovare rapidamente soluzioni da applicare nei cantoni più colpiti, anche pensando a tutti i frontalieri coinvolti. Venerdì informeremo sull’esito di questi contatti».
Anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) si è subito attivato con le società interessate (Trenitalia e Trenord), che non avevano comunicato al Mit la decisione di bloccare il passaggio dei treni internazionali. «La questione dei collegamenti ferroviari con la Svizzera per il governo italiano va risolta. L'obiettivo, in stretto raccordo con le autorità svizzere, è di individuare prontamente una soluzione condivisa per garantire almeno i servizi minimi essenziali tra i due Paesi. A tal fine è prevista domani mattina la telefonata tra la ministra Paola De Micheli e la presidente della Confederazione elvetica Simonetta Sommaruga», ha fatto sapere in serata il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Patata bollente - «L'Italia prevede dei controlli sanitari sui treni, ma non li effettua e passa la patata bollente alla Svizzera», ha criticato il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi. Aggiungendo a Keystone-ats che l'interruzione del traffico ferroviario tra il Ticino e l'Italia, prevista da giovedì, «deve essere scongiurata a ogni costo».
La sospensione temporanea del traffico ferroviario tra la Svizzera e l'Italia avrebbe infatti «effetti importanti sul traffico e sulla qualità della vita nella regione di confine», ha detto Gobbi.
Romano: «Decisione idiota» - La decisione italiana non ha lasciato indifferente nemmeno il consigliere nazionale momò Marco Romano, il quale si è sfogato su Twitter: «Una decisione unilaterale, non coordinata, con effetto pesante sul Ticino...semplicemente idiota!».
Terzi: «Pasticcio burocratico» - In serata è intervenuta anche l'assessore lombardo alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, annunciando una lettera al Ministero dei trasporti. «L'interruzione dei treni tra Italia e Svizzera, annunciata dalle Ferrovie elvetiche, è figlia di un pasticcio determinato dall'ultimo Dpcm che introduce norme eccessivamente burocratiche per i viaggiatori in ingresso dalla Svizzera. È necessario che il Governo rimedi nel più breve tempo possibile al danno arrecato ai lombardi e in particolare ai frontalieri».
«Scriverò - si legge in una nota - al ministro per chiedere interventi rapidi. È del tutto evidente che il Governo abbia emanato delle norme senza valutare le ricadute concrete, e gravi, per i lombardi».