Secondo l'Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti è fondamentale fare più accertamenti
Diossine e furani sono sostanze in parte altamente tossiche per uomini e animali
GIUBIASCO - Chiarimenti e analisi sull'aumento delle diossine nel suolo attorno all'inceneritore di Giubiasco.
È quanto chiede Okkio, l'Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti, che ha preso in visione i risultati del monitoraggio dopo i primi 10 anni di esercizio dell'inceneritore.
Mentre la situazione per quanto riguarda i metalli pesanti e gli inquinanti organici è stabile, i dati rilevati per le diossine ed i furani preoccupano. «Gli aumenti vanno dal +4 al +44%», spiega Okkio in un comunicato.
«Seppure sotto i livelli di guardia, questo trend deve preoccupare perché ci si trova al margine della zona agricola più estesa del Cantone e in vicinanza del centro densamente abitato di Bellinzona», spiega l'Osservatorio.
Comunque, diossine e furani potrebbero essere prodotti anche dal traffico o da altri impianti, e per questo Okkio considera fondamentali ulteriori accertamenti in modo da «poter risalire
alla fonte di queste sostanze che si sa essere persistenti, facilmente assorbite dalla catena alimentare e di conseguenza molto dannose per la salute umana» e in seguito, appresa la fonte, «invertire la tendenza».
Le diossine ed i furani, ricorda l'Osservatore, sono ritenute - oltre che cancerogene - anche dei «perturbatori endocrini con effetti nocivi sul sistema ormonale e genetico».
Le richieste di OKKIO al Consiglio di Stato:
Le richieste di Okkio all'Azienda Cantonale dei Rifiuti (ACR):