A Lugano e Ascona chi non porta la mascherina all'aperto rischia multe salate. A Locarno la situazione pare diversa
In Piazza Grande assembramenti sotto gli occhi (vigili) della Polizia. Il municipale Merlini: «Abbiamo aumentato il pattugliamento, ma puntiamo sulla sensibilizzazione».
LOCARNO - Un bel sabato di sole già quasi primaverile. La gente scende in strada, passeggia, chiacchiera. La scena è stata la stessa, ieri pomeriggio, un po' in tutte le piazze ticinesi. Ma se in alcuni Comuni l'appello del Cantone a portare la mascherina anche all'aperto è stato seguito alla lettera, altrove le cose hanno preso un'altra piega.
Locarno, assieme ad Ascona e Lugano, è stata tra le prime città ad attivarsi sul tema. Il Municipio ha scelto un'applicazione "light" dell'obbligo di mascherina, puntando «meno sulle multe e più sulla sensibilizzazione della popolazione» ha spiegato a tio.ch/20minuti il sindaco Alain Scherrer. Nei giorni scorsi, dei pannelli informativi sono comparsi in diverse vie del centro, e la Polizia comunale ha rafforzato la presenza.
Il risultato? Le foto di Piazza Grande ieri pomeriggio, inviate in redazione, rendono abbastanza l'idea. Gli agenti erano presenti ma - come si vede dagli scatti - anche diverse persone a volto scoperto. Alcune di passaggio, altre ferme in gruppetti con altre.
«C'erano assembramenti, molti facevano take-away dai locali sulla piazza e poi si fermavano nei paraggi a consumare» racconta un lettore infastidito. Situazione «sotto controllo» invece secondo il municipale Simone Merlini, che ha visitato la piazza per dare un'occhiata. «La presenza degli agenti ha come effetto che le persone, intorno, tendono a rispettare maggiormente il distanziamento».
Il capo dicastero sicurezza di Locarno ricorda come nel Comune sul Verbano «non è stato introdotto un obbligo di mascherina a prescindere, ma unicamente in caso di assembramenti, come da ordinanza federale». In caso di infrazioni «gli agenti hanno l'indicazione di intervenire sensibilizzando le persone, e di elevare una multa solo in caso di resistenza». Questo «per non creare ulteriore nervosismo nella popolazione già provata».
Se gli affollamenti degli spazi pubblici dovessero peggiorare, tuttavia, il municipale non esclude che «si possano introdurre provvedimenti più severi» in particolare in vista della Pasqua. I controlli di polizia, in ogni caso, «sono stati aumentati e si svolgono in modo costante e regolare, con il pattugliamento a piedi delle zone centrali» conclude Merlini.