Più di 15 invitati alla festa per l'elezione del neo-municipale PPD a Lugano. È stato un assembramento?
LUGANO - C'erano tutti. Consiglieri comunali, eletti e non eletti. Forse troppi. E naturalmente c'era lui, il padrone di casa. Nella villa di Lugano di proprietà di Filippo Lombardi, nel quartiere Bertaccio, mercoledì sera si è svolta una festa post-elettorale: la sezione di Lugano del PPD ha pubblicato su Facebook le foto, e non sono mancati i commenti negativi.
«Questa sera si è svolto, ospiti del neo eletto Filippo Lombardi nella sua villa di famiglia, un aperitivo che si è prolungato anche fino a serata inoltrata» si legge nel post. «Occasione per discutere i risultati. Complimenti a tutti. Se il PPD insieme ai Verdi liberali è e rimane il terzo partito di Lugano, lo dobbiamo a tutta la squadra».
Il problema non è tanto la festa in sé, quanto il numero dei partecipanti. In un'immagine se ne contano una trentina. Il limite per gli assembramenti all'aperto, come noto, è stato fissato a 15 dal Consiglio federale. «Complimenti per il rispetto delle regole» scrive un commentatore. Un'altra utente punta il dito contro il municipale: «Solo se ti chiami Lombardi puoi fare una festa con più di 15 persone? Complimenti. Bell'esempio». Un altro ancora: «Ma in quanti si può stare in una festa privata? Non era 15? Non è una critica, solo che questo weekend volevo fare una festa anche io».
Abbiamo provato a contattare il padrone di casa per un commento, ma senza successo (nel pomeriggio Lombardi era impegnato alla cerimonia di insediamento del Municipio). Tra gli altri era presente alla festa anche Claudio Giambonini, segretario della sezione PPD e Generazione Giovani di Lugano. E assicura: «È stata una serata tranquilla che si è svolta nel pieno rispetto dei distanziamenti».
Giambonini precisa che «il giardino della villa era molto grande e abbiamo comunque dosato gli ingressi in modo da evitare assembramenti». Inoltre «la maggioranza dei presenti indossava la mascherina e sono stati predisposti due apparecchi per la pulizia delle mani all'ingresso». Le polemiche sul numero dei partecipanti, sottolinea il segretario, non dovrebbero offuscare «il risultato bellissimo raggiunto con un lavoro di squadra importante dal nostro partito in questa tornata luganese». Un traguardo che meritava di essere festeggiato.