Forma cambiata, ma «mantenendo qualità e quantità».
LUGANO - Nuovo palinsesto. Ma anche nuove critiche per la Rsi. A tre settimane dalle modifiche apportate, l'Associazione per la difesa del servizio pubblico ha parlato oggi di un «chiaro indebolimento» dell'offerta informativa e ha chiesto «urgentemente un passo indietro». Ma la Rsi non ci sta.
«La presenza dell’informazione su Rete Uno ha cambiato forma», replica attraverso un comunicato l'emittente di servizio pubblico, «ma mantenendo la sua qualità e quantità». Sono inoltre ancora garantiti, viene specificato nella nota, 235 minuti quotidiani dedicati all'informazione, come nel palinsesto precedente.
«Abbiamo ricalibrato l’offerta del mattino senza modificare la durata globale dei nostri appuntamenti e puntando soprattutto sulle 7.00 e le 9.00. Alla sera abbiamo fatto confluire due testate (Cronache della Svizzera italiana e Radiogiornale delle 18.30) di 20 minuti in un’unica testata di 40-45 minuti che è SEIDISERA” afferma Veronica Alippi, responsabile Attualità Radio RSI. L'idea è quella di adottare un approccio più attuale: «Oggi spesso le notizie hanno ricadute che travalicano le tradizionali frontiere tra cronaca internazionale, nazionale e regionale. Gli ultimi due anni, con lo scoppio della pandemia e la crescente crisi climatica, hanno mostrato che ormai le barriere nell’informazione devono essere abbattute».
Il nuovo palinsesto, ribadisce la Rsi, «risponde perfettamente ai dettami della Concessione che la Confederazione ha attribuito alla SSR e che richiede espressamente di offrire al pubblico informazione, cultura, sport e intrattenimento e, attraverso i programmi, di rivolgersi a tutte le fasce di pubblico del servizio radiotelevisivo».