Il Dss ha deciso di aprire nuovamente nosocomi e case anziani ai visitatori (ma solo a chi ha il certificato).
Non è ancora il momento di abbassare la guardia, precisa però il Cantone: la prudenza resta la parola d'ordine
BELLINZONA - Aspettando Berna, il Ticino inizia ad allentare. Da oggi negli ospedali ticinesi sono di nuovo permesse le visite esterne, e così pure nelle case anziani. Ad annunciarlo è il Dss in un comunicato.
Una boccata d'ossigeno per i pazienti e per le loro famiglie, dopo un Natale e un inizio anno all'insegna della prudenza. Non è ancora il momento di abbassare la guardia, precisa il Cantone: nelle case anziani sono ancora 65 i positivi (14 in più rispetto a ieri) e la prudenza resta la parola d'ordine. Tuttavia, gli ospiti potranno tornare ad uscire dalle strutture.
L’evoluzione della situazione epidemiologica del canton Ticino si sta infatti mostrando favorevole in termini di ospedalizzazioni, «in quanto è ormai accertato che con la vaccinazione la variante Omicron ha un decorso clinico limitato in termini di malattia, complicazioni, ospedalizzazioni e mortalità», scrive il Dss.
Ospedali e cliniche - Da subito i pazienti ricoverati negli ospedali e nelle cliniche potranno ricevere la visita di un visitatore alla volta a partire dal quarto giorno di degenza. Il visitatore dovrà presentare un certificato 2G+, 2G o 3G valido.
Case per anziani - Nelle case per anziani le visite sono permesse presentando un certificato 3G valido (finora era richiesta la regola del 2G+) e sono nuovamente ammesse le uscite dei residenti dall’istituto, ma ancora senza pernottamento.
Tutte le direttive relative ai settori sanitario e sociosanitario - ricordiamo - sono reperibili al sito www.ti.ch/coronavirus.